Il presepe ha preso vita in centro città con un corteo di oltre 100 figuranti
Mosè cammina sorreggendo le tavole dei sette comandamenti e il bastone. I re magi sfilano uno dopo l’altro, i doni tra le mani, davanti ai portici di corso Zanardelli. Un artigiano tesse la sua tela, un pastore sospinge il suo gregge (vero) di pecore per le vie dei negozi, Maria dal capo coperto di un velo azzurro culla il bambin Gesù nella capanna allestita nel cortile del Broletto.
Le scene del Nuovo e Antico Testamento hanno preso vita così nel pomeriggio di Santo Stefano nel cuore di Brescia. Più di cento figuranti del Presepe vivente del Gruppo Alpini Ome, allestito per la prima volta 35 anni fa, hanno dato vita a un corteo sacro che da corso Magenta ha raggiunto il porticato tra piazza Paolo VI e via Mazzini. Al centro dell’attenzione, la capanna con Maria, Giuseppe e il bambin Gesù, impersonati da due coppie di genitori che hanno partecipato al presepe vivente con il loro bimbo neonato e si sono avvicendati nel ruolo.
Tanti curiosi hanno seguito i personaggi della Bibbia, eccezionalmente in città per la conclusione dell’anno da Capitale italiana della Cultura, godendosi lo spettacolo natalizio.
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