Il pm di Brescia chiede l'archiviazione per Bruti

La Procura di Brescia ha chiesto l’archiviazione del reato di omissione in atti d’ufficio contestato a Edmondo Bruti Liberati
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La Procura di Brescia ha chiesto l’archiviazione del reato di omissione in atti d’ufficio contestato al procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati in relazione ad una denuncia presentata dall’ormai ex procuratore aggiunto milanese Alfredo Robledo, trasferito dal Csm come giudice a Torino nei mesi scorsi dopo un lungo scontro con il capo della Procura.

Nel fascicolo - di cui il procuratore di Brescia Tommaso Buonanno e il pm Paolo Savio hanno chiesto l’archiviazione al gip - Bruti Liberati è accusato di essersi rifiutato «indebitamente», nella sua qualità di capo della Procura, di iscrivere nel registro delle notizie di reato una denuncia depositata da Robledo il 13 novembre 2012. Denuncia che riguardava una presunta calunnia ai suoi danni da parte di un maresciallo della Guardia di Finanza in servizio presso la Procura e di un medico cardiologo, Maria Eufrasia Vicario, il cui nome era comparso anche nelle carte dell’inchiesta milanese sul caso San Raffaele-Maugeri che ha coinvolto Roberto Formigoni.

La donna era accusata di aver predisposto un dossier con false accuse contro Robledo, che erano poi finite in un verbale redatto dall’investigatore della Gdf ed erano rimaste all’interno di un fascicolo, poi archiviato. «Dall’attività istruttoria - si legge nella richiesta di archiviazione - non emergono elementi di fatto per ritenere che l’indagato (Bruti, ndr) abbia consapevolmente posto in essere un’attività ostruzionistica nei confronti del collega "che chiedeva giustizia"».

Nello stesso atto, però, la Procura di Brescia spiega che da parte di Bruti ci sarebbe stata una «oggettiva e ingiustificata violazione degli obblighi d’ ufficio», anche se «non si può escludere con certezza che l’omissione sia stata determinata da una sottovalutazione iniziale del contenuto dell’atto che il dottor Robledo aveva depositato e, successivamente, dall’avere appreso che, comunque, gli atti segnalati dal denunciante erano già stati trasmessi alla Procura di Brescia».

I pm bresciani parlano di «una sottovalutazione colposa», e non dolosa, «del fatto» da parte di Bruti. La richiesta di archiviazione emerge da un documento-esposto depositato da Robledo in vista di una riunione del Consiglio giudiziario milanese fissata per martedì. Nei prossimi giorni, tra l’altro, l’ex procuratore aggiunto di Milano, attraverso il suo legale, dovrebbe presentare opposizione contro la richiesta di archiviazione. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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