Il più lungo murale su via ad alto scorrimento in Italia è a Brescia
È forse il progetto che ha capito fino in fondo lo spirito di Brescia Bergamo Capitale della Cultura, così come inteso da Fondazione Cariplo (e quindi anche dalle Fondazioni delle Comunità Bresciana e Bergamasca) per celebrare questo 2023. Perché «lascia un segno che durerà nel tempo e perché unisce aspetti culturali e artistici al mondo produttivo, in una sorta di fusione e di contaminazione».
Così Giovanni Rizzardi, a nome dei due enti (che hanno sostenuto 50 progetti con 1.750.000 euro), ha presentato la grande opera, lunga ben 150 metri, realizzata sul muro di cinta della Ori Martin che si affaccia su via Montelungo. Un murale corale che porta la firma di due artigiani come Alessandro Rizzi e Valentina Piardi e di undici street artist bresciani: Gaber, Octofly, Bomber, Bone, Julien, Maz, Terno, Mattia Sale e Limone, Andrea 639, D.fox e Otre, coordinati dall’associazione True Quality che da anni collabora con l’Amministrazione comunale per portare l’arte e la bellezza «in ogni angolo della città».
Il progetto
L’intervento - piuttosto articolato - è frutto della sinergia tra l’associazione Parco Gallo e la società Ori Martin, che hanno trovato nella Loggia «dei facilitatori - come affermato dall’assessore Valter Muchetti - che hanno reso possibile e sicura la realizzazione da parte degli artisti, coinvolgendo ad esempio la Polizia locale».
Per non distrarre chi è alla guida, sono stati scelti colori della scala dei grigi abbinati a sprazzi di rosso Ori Martin. Per l’assessore al Turismo, Andrea Poli, il murale è «iconico, rappresenta il cosa voglia dire intervenire. Quel muro prima segnava un confine che oggi non c’è più». L’opera è la rappresentazione del «bello che arriva fuori dal centro. Il nostro impegno - ha dichiarato Giovanni Marinoni Martin - è tenere vivo il filo conduttore tra uomo, lavoro e arte del saper fare. Qui si sono unite le competenze per creare qualcosa che rimane. E ci sono ancora 450 metri di muro a disposizione».
Obiettivo della società sarebbe poi quello di creare nel parco di San Bartolomeo, attiguo all’azienda, un museo a cielo aperto di sculture contemporanee. «Quello in via Montelungo - ha precisato Mattia Talarico per True Quality - è il più lungo murale su via ad alto scorrimento di tutto il nord Italia. Vi hanno lavorato artisti solo bresciani ed è stata una vera sfida unire quindici teste alle quali è stata data libertà con l’unico paletto dei colori».
Il progetto che ha vinto il contest «Street art. Inventare la bellezza in periferia» era stato promosso dall’associazione Parco Gallo, «con la volontà di avvicinare centro e periferia, di realizzare una vera connessione, peraltro in un contesto difficile come noi siamo abituati ad operare» ha spiegato Andrea Faini.
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato