Il picco di caldo fa impennare i consumi di energia elettrica
L’ondata di caldo torrido degli ultimi giorni, che ha raggiunto il suo picco massimo giovedì, con 18 città contrassegnate dal bollino rosso (tra cui Brescia), ha fatto registrare anche un’impennata dei consumi di energia elettrica. Il picco massimo in corrispondenza della giornata più calda dell’estate.
Alle ore 16, con la colonnina di mercurio che segnava 35 gradi Unareti, la società di A2A che si occupa della distribuzione di energia, ha registrato il picco di 382 megawatt di energia erogata (il 9% in più rispetto ad un anno fa).
«Principalmente possiamo associare questi picchi di potenza agli utilizzi di impianti di condizionamento, infatti c’è diretta correlazione tra temperature e punta di carico».
La conferma arriva anche da chi si occupa della vendita e della manutenzione di dispositivi di raffrescamento e impianti di climatizzazione.
Con l’incremento del calore e delle richieste di energia anche la rete viene messa alla prova, con il maggiore rischio di guasti e interruzioni temporanee del servizio. Anche se a Brescia e Provincia – rassicurano dalla sala controllo Unareti – fin qui non si sono registrate criticità.
«Non abbiamo un numero di guasti maggiore rispetto alla norma, ma dobbiamo essere pronti ad affrontare eventuali problemi».
Anche il cittadino può fare la sua parte con un utilizzo consapevole e attento degli impianti, che si rivela prezioso non solo per la tenuta dell’efficienza della rete, ma anche nell’ottica del rispetto dell’ambiente e del risparmio in bolletta.
«Qualche ragguaglio lo trovate anche sul nostro sito Unareti. Attenzione? Evitiamo tenere temperature troppo basse, questo non fa bene a noi e rischia di evitare inutilmente i consumi».
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