Il parco Parenzo di Brescia è stato intitolato ad Annalisa Durante
Annalisa non si trovava nel posto sbagliato. Sarebbe troppo facile giustificare così una morte ingiustificabile. Annalista si trovava dove qualsiasi adolescente della sua età dovrebbe poter stare: in una strada del suo quartiere a chiacchierare con un'amica. Era il 27 marzo 2004 e quel giorno, Annalisa Durante, perde la vita colpita da uno dei proiettili sparati da due sicari della camorra nel quartiere Forcella a Napoli. Muore per sbaglio, Annalisa, a soli 14 anni. La sua scomparsa, però, accende qualcosa e il suo quartiere, in suo ricordo, rinasce dalle ceneri.
Ed è proprio questa rinascita che lega oggi Napoli a Brescia: il parco di via Parenzo in città, appena bonificato e restituito alla cittadinanza, grazie all'idea degli studenti della Scuola media Calvino del quartiere Chiesanuova, ha il nome di Annalisa. La cerimonia per l'intitolazione ha visto la presenza tra gli altri del sindaco Emilio Del Bono: «È bello dare un nome a questi luoghi, intitolare a qualcuno gli spazi di tutti è un segnale che la città dà - dice il primo cittadini - . Non è una scelta facile perchè le città attraverso l'intitolazione delle strade e dei luoghi indicano cosa vogliono essere, mandano un messaggio. E noi oggi lo facciamo dando il nome di Annalisa a questo parco».
A rappresentare la famiglia della giovane, il presidente dell'associazione a lei dedicata, Diego Belliazzi: «È importante che un luogo rinato e riconsegnato alla città prenda il nome di Annalisa, lei che con la sua morte ha dato il via ad un percorso di rinascita per il quartiere che l'ha amata ma che l'ha vista anche morire - dice - . Dopo la sua uccisione a Forcella è nata una biblioteca di quartiere, molte associazioni, quelle strade non sono più le stesse».
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