Il papà del 18enne accoltellato: «Nauseato da questi giovani»

«Sono nauseato da questi giovani». Dopo la paura, per i genitori del 18enne accoltellato fuori dalla discoteca uno sfogo amaro
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«Venga in ospedale, suo figlio è stato accoltellato». Una telefonata che nessun padre vorrebbe ricevere. Una telefonata che ha precipitato in un secondo Pierpaolo Heida, papà del 18enne ferito fuori dalla discoteca sabato notte nel più orribile degli incubi.

«All’inizio ero più arrabbiato che spaventato. Poi quando sono arrivato in ospedale e i medici mi hanno detto che le condizioni erano gravi e che Simone era in pericolo ha preso il sopravvento la paura». Dai medici sono uscite parole come: «Critiche, emorragia, morte».  

Solo dopo un intervento chirurgico è arrivata la rassicurazione dei medici e lo scampato pericolo. A quel punto ha trovato spazio lo sconforto di un genitore che non riesce a controllare il figlio, protagonista di una società che sembra non avere più regole. Scritte e non. 

«Sono nauseato da questi giovani, passano le notti in discoteca sfatti e ubriachi e sono fuori controllo. Non sai dove sono, cosa fanno» racconta sfiduciato. «Lo dico da padre che non avrebbe dovuto permettere al figlio 18enne di essere all’alba ancora in giro, ma sono impotente davanti ad una situazione così». Uno scenario che fa male. Ancor più di una coltellata. 

 

 

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