Il padre di Umberto: «Teismann venga sulla tomba di mio figlio»

Garzarella, vittima dell'incidente nautico in cui perse la vita insieme a Greta Nedrotti, il 19 dicembre avrebbe compiuto 37 anni
L'appello di Enzo Garzarella
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C’è il processo che ha acceso i riflettori sulle condizioni fisiche dei due imputati al momento del fatto. E poi c’è un fuori aula, lontano dalle questioni legali e carico di dolore che non passa e non passerà mai. E nel quale trova spazio un appello.

«A Christian Teismann che non si è mai presentato a Brescia, dico che potrebbe venire almeno domenica che è il giorno in cui è nato mio figlio e portargli un pensiero sulla tomba nel cimitero di Saló» sono le parole di Enzo Garzarella, il padre di Umberto, morto con la 24enne Greta Nedrotti, sulla barca ferma nel lago di Garda lo scorso 19 giugno e travolta dal motoscafo Riva sul quale viaggiavano i due tedeschi Chistian Teismann e Patrick Kassen oggi imputati per omicidio colposo, naufragio e omissione di soccorso.

Lo striscione mostrato durante una fiaccolata per ricordare Greta Nedrotti - © www.giornaledibrescia.it
Lo striscione mostrato durante una fiaccolata per ricordare Greta Nedrotti - © www.giornaledibrescia.it

Ieri, per la nuova udienza in aula c’era solo Kassen. «Vorrei fare qualcosa con Teismann per aiutare gli altri» ha spiegato il padre di Umberto. «Dall’assicurazione ho preso 300mila euro e sono pronto a metterli per un progetto. Lui metta la sua cifra e facciamo qualcosa insieme per ricordare questi due ragazzi e aiutare chi è in difficoltà. Kassen in aula è venuto è a ha chiesto scusa. Ora il gesto lo faccia l’altro imputato».

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