«Il nuovo stadio renderà vivibile Mompiano 7 giorni su 7»
«Uno stadio che non sia solo utilizzato per le partite di calcio ma anche per altri eventi sportivi, proposte culturali e conferenze».
Questa in estrema sintesi la proposta progettuale avanzata a palazzo Loggia dal gruppo di imprenditori australiani che vorrebbe investire a Brescia nella realizzazione del nuovo stadio. Un piano molto complesso: l’idea infatti è quella di uno stadio da 25mila posti con tetto retrattile, che possa ospitare non solo eventi calcistici ma anche altri sport, concerti e varie proposte culturali.
Il progetto di John Caniglia e Andrew Lawson però prevede anche alcuni altri servizi di cui, nel confronto con l’amministrazione, la città avrebbe bisogno. Un’hotel per esempio, una casa di riposo, ma anche residenze per studenti e nuovi spazi commerciali. Servizi che gli spazi dell’attuale Rigamonti non sono però in grado di ospitare. Per questo il sopralluogo degli australiani di questi giorni in città è servito anche ad individuare una potenziale collocazione, preferibilmnete lungo l’asse del metrò.
«Uno stadio - ha spiegato John Caniglia - che sia il fulcro di una comunità di servizi e porti maggiore vivibilità nel quartiere, 7 giorni su 7, e opportunità di lavoro»
I modelli da cui gli australiani stanno traendo ispirazione sono gli stadi di Melbourne e Chelsea, ma ora la proposta dovrà fare i conti con la sostenibilità ambientale predicata e auspicata dalla loggia. Ma perché proprio a Brescia?
«L'amministrazione si è mostrata disponibile ad accogliere il progetto e anche il Console italiano ha facilitato le cose. Brescia poi è vicina a Milano, ai laghi, un crocevia importante ed ideale».
Lunedì un nuovo incontro con il sindaco, poi entro fine anno si chiarirà se ci sono le condizioni perché il piano australiano prenda forma.
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