Il nuovo master in Giustizia riparativa dell'Università Cattolica
In questo periodo, soprattutto nell’ambito della Riforma Cartabia, si sente sempre più parlare del tema della giustizia riparativa.
L’Università Cattolica di Brescia non si è lasciata sfuggire l’occasione di stare al passo con i tempi e, a settembre, proporrà un nuovo corso di formazione per operatori che punta a offrire una competenza specialistica a differenti ruoli professionali (psicologi, giuridici, educativi e sociali) per mettere in atto pratiche riparative sperimentate in questi anni dall’ateneo.
Tematiche
«L’istituzione del Master in Giustizia riparativa e Mediazione penale - spiegano il professore associato di Psicologia clinica Giancarlo Tamanza e il professore ordinario di Diritto penale Luciano Eusebi, rispettivamente direttore e co-direttore del corso - nasce per rispondere all’esigenza di offrire al contesto costituzionale e lavorativo figure professionali specializzate per la progettazione e la realizzazione di interventi di giustizia riparativa anche alla luce delle innovazioni legislative in corso di approvazione»
Il master è organizzato dall’Alta scuola in Psicologia Agostino Gemelli su iniziativa della facoltà di Psicologia e in collaborazione con il Centro di ricerca sullo sviluppo di comunità e i processi di convivenza (Cerisvico), il servizio di Psicologia clinica e forense del dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica e il centro di studi Paolo VI «Mai più la guerra».
Il percorso, che si svolgerà al Campus di Brescia da settembre a giugno 2024, si svilupperà il 37 giornate formative in aula, a cui si aggiungeranno due sessioni di project work e di valutazione intermedia, uno stage professionalizzante e la redazione di un elaborato. «Il profilo-traguardo della proposta formativa non prefigura una nuova professionalità in senso stretto - spiegano Tamanza ed Eusebi -, bensì una competenza specialistica che va a innestarsi su differenti ruoli professionali e per la quale ad oggi esiste una offerta formativa molto limitata, soprattutto a livello universitario».
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