Il nuovo carcere di Brescia è «una vera battaglia di civiltà»

All'hotel Vittoria l'incontro promosso da Azione: «Non può avere un ruolo rieducativo se le condizioni in Italia sono queste»
L'incontro all'hotel Vittoria - © www.giornaledibrescia.it
L'incontro all'hotel Vittoria - © www.giornaledibrescia.it
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L’hotel Vittoria ha ospitato l’incontro pensato dal gruppo bresciano di Azione per discutere del nuovo carcere nella nostra città. Un tema che rappresenta per il segretario provinciale Marco Garza «una vera battaglia di civiltà». Una questione delicata e già ampiamente dibattuta, al quale hanno cercato di dare il proprio contributo l’architetto Ettore Barletta, l’onorevole Fabrizio Benzoni,  l'ex cappellano di Canton Mombello Adriano Santus e la professoressa a contratto di metodi e didattiche delle attività sportive dell’Uisp Paola Vasta.

«Il carcere non può avere un ruolo rieducativo se le condizioni in Italia sono queste e credo che in un lontano futuro dovremo ragionare su un eventuale superamento di questa istituzione», ha precisato il capogruppo in Loggia di Azione Francesco Tomasini nell’apertura della serata moderata dal giornalista del nostro quotidiano Andrea Cittadini.
Per ora il carcere c’è e le due strutture bresciane presentano - in maniera diversa - alcune criticità. «Canton Mombello non ha alberi ne tettoie e i detenuti non possono stare all’aperto se piove - ha sottolineato don Santus -. Al di là di questo dovremmo però ragionare su azioni riabilitative e non solo restrittive o punitive». 

Verziano

La situazione è certamente migliore a Verziano, ma anche nel penitenziario ai confini della città svolgere attività non è sempre facile. «Non riusciamo mai a fare abbastanza - ha precisato la dottoressa Vasta -: i maschi e le femmine non possono entrare in contatto e così i campi vengono utilizzati a giorni alterni impedendo che si crei la continuità indispensabile nello sport».

Una soluzione ha provato a portarla l’architetto Barletta, che tra il 2013 e il 2015 ha progettato due ristrutturazioni del carcere di Verziano, una prima con le camere quadruple e una seconda con camere singole, oltre a spazi ammodernati e migliorati per permettere una qualità della vita migliore ai carcerati. «Il carcere di Verziano deve essere migliorato e utilizzato, a patto però che Canton Mombello venga chiuso definitivamente - ha spiegato l’onorevole di Azione Fabrizio Benzoni -. Serve un patto tra il Ministero e la Loggia perché il penitenziario in centro città non può più svolgere le sue funzioni».

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