Il nodo della Ori Martin accende le commissioni

Urbanistica e ambiente coinvolti nelle scelte relative alla riqualificazione contestata dal Codisa
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La petizione era stata recapitata in Loggia nel giugno del 2012. L'altro giorno le richieste del Codisa di San Bartolomeo, nella battaglia che da tempo conduce rispetto al progetto di riqualificazione e ampliamento presentato dalla Ori Martin, sono approdate sul tavolo delle commissioni Urbanistica e Ambiente riunite alla presenza dei due assessori, Michela Tiboni e Gianluigi Fondra.

Il portavoce del Comitato Difesa Salute e Ambiente Francesco Pedrini, ha ricordato le esigenze di un quartiere «che rispetto al progetto vive ancora problematiche irrisolte. Come la richiesta di un piano di indagini sull’inquinamento acustico, dell’aria e del suolo, lo studio di soluzioni di mitigazione ambientale e sociale».

Ricordiamo che la Ori Martin, nel dicembre del 2012, aveva presentato all’Amministrazione comunale un’istanza in cui sostanzialmente chiedeva alla Giunta Paroli come intendesse procedere rispetto al progetto presentato dall’azienda. Da allora, come ha ricostruito l’arch. Gianpietro Ribolla, responsabile del settore Urbanistica sono stati compiuti alcuni passi amministrativi, approdati poi nell’atto di indirizzo, riformulato rispetto alla versione originaria - anche tenendo conto delle richieste dei cittadini e degli approfondimenti dell’Osservatorio sull’Ori Martin - e licenziato l’8 aprile dal Consiglio comunale, sul finire dello scorso mandato.

Le riformulazioni riguardavano i filoni che confluivano nel progetto Ori Martin. In primis quello viabilistico: l’ipotesi di una bretella parallela a via Razziche, innestata direttamente sulla tangenziale, è stata superata e si ragionerà su una riqualificazione di via Canovetti.

In seconda battuta, l'ampliamento dello stabilimento, per cui si è fissato un limite di 30 metri, insistendo sulle opere di mitigazione. Altra questione importante era la realizzazione di un parcheggio tra le vie Salvadego e Canovetti, dove attualmente c'è un campetto di calcio dato in concessione dal Comune alla società sportiva San Bartolomeo fino al 2015. L’atto di indirizzo, ha aggiunto Ribolla, auspica «un superamento di questa ipotesi. Ci potrebbe anche essere l’opportunità di lavorare su una soluzione interna allo stabilimento. In ogni caso, dice l’atto, qualora si mantenesse la prima opzione, bisognerà aspettare la fine della concessione nel 2015 e tra le voci c’è la riqualificazione del centro sportivo San Bartolomeo a carico dell'azienda».

Ora i commissari stenderanno una relazione sulla petizione, che sarà discussa in una prossima seduta. Prima di approdare in Consiglio comunale.

 

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