Il nipote d'America da Manhattan a Nuvolera per i 93 anni dello zio bresciano
Da Manhattan, distretto di New York, a Nuvolera, per festeggiare il compleanno di zio Luigi. Il viaggio lo ha compiuto Giuseppe Salvatore, architetto, figlio di Teresa Alberti, emigrata in America a 20 anni, con il marito Domenico, in cerca di fortuna. Teresa lavorava in un albergo a Salò. Lì aveva conosciuto Domenico, un giovane abruzzese, militare proprio a Salò e interprete. Dopo il matrimonio, Teresa e Domenico erano emigrati in America, e lì avevano costruito una bella famiglia con ben sei figli.
Ma Teresa non aveva mai dimenticato il suo paese, e i suoi fratelli: dieci anni fa, all’età di novant’anni, aveva fatto ritorno nella terra natale, per riabbracciare i fratelli Angelo, Luigi e Pasqua. Ritornata in America la donna aveva chiesto al figlio Giuseppe, che, dopo la morte di lei, lui si recasse a Nuvolera per festeggiare un compleanno del fratello Luigi. Due anni fa, all’età di 98 anni, mamma Teresa è mancata e Giuseppe - architetto con studio all’ultimo piano di un grattacielo alle spalle del Madison Square Garden -, in compagnia della moglie Handa, ha affrontato il viaggio verso il Belpaese, per festeggiare i 93 anni dello zio Luigi, mantenendo la promessa fatta alla mamma. È stata anche l’occasione per fare una vacanza in Italia, per conoscere i luoghi di origine della madre e dei suoi parenti.
A Nuvolera, Giuseppe e Handa sono stati ospiti dei cugini Gianni e Sandro Alberti: hanno voluto visitare tutti i luoghi dove ha vissuto e ha trascorso la gioventù la loro mamma e dove aveva lavorato il padre, sul lago di Garda. E così il compleanno di zio Luigi è durato una settimana: ogni giorno un pranzo o una cena in suo onore. Prima di salutare Giuseppe e la moglie, sorridendo, zio Luigi ha detto loro: «Quando compirò 95 anni, verrò io in America a trovarvi e ricambierò la vostra gradita visita!». Un modo come un altro per... allungarsi la vita.
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