Il ministro Martina a Brescia: «Il made in Italy ci salverà»

Secondo il ministro Martina il made in Italy è la risposta alla crisi. Un valore da trasferire anche alle imprese agricole
MARTINA: "NUMERI DA RILANCIO"
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«Abbiamo dei dati interessanti, veniamo da un 2015 importantissimo per l'agroalimentare italiano. Abbiamo raggiunto il record di esportazione toccando quota 36,8 miliardi di euro». Lo ha detto a Brescia il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, che ha partecipato ad convegno in Ubi Banca sul tema del made in Italy come risposta alla crisi. 


«E' l'unica strada» ha spiegato Martina. «Abbiamo fatto dei salti di qualità in mercati importantissimi come gli Stati Uniti, ma adesso dobbiamo trasferire questo valore aggiunto agli anelli più delicati del settore agroalimentare, vale a dire le aziende agricole».

 
Martina ha poi risposto alle domande sul caso aflatossine scoppiato nella nostra provincia Brescia, con una maxi inchiesta della Procura che iscritto più di cento persone nel registro degli indagati: allevatori e responsabili di caseifici, chiamati a rispondere di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari perché avrebbero usato latte contaminato da aflatossine (sostanza cancerogena prodotta da funghi che attaccano il mais) per realizzare il formaggio. 


«Il ministro della Salute sta lavorando su questo caso e credo che con un lavoro preciso si possa uscire da questa questione una volta per tutte» ha continuato Martina.

Sul tema il vicepresidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, ha detto: «Noi diciamo che giustamente i controlli devono essere fatti sulle nostre materie prime, ma servono anche su ciò che viene importato perché altrimenti si parla di concorrenza sleale»..

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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