Il marito di Giovanna: «Ciò che conta è l’indagine della Procura»
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Difficile darsi pace dopo la tragica morte di Giovanna Lazzari e di Camilla, la bimba che portava in grembo e che sarebbe dovuta nascere alla fine di gennaio.
![Giovanna Lazzari doveva compiere 30 anni](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18v2s76pvp98jnmymzj/0/giovanna-lazzari-doveva-compiere-30-anni.webp?f=16%3A9&w=800)
Il marito e padre Roberto Coppini ha affidato alla magistratura il compito di indagare quanto accaduto tra la sera del 30 dicembre, quando intorno alle 21 ha accompagnato Giovanna al Civile lasciando a casa i figlioletti di quattro e un anno appena, e la sua morte verso le 13 del giorno successivo. Per questo, il marito non dà troppo peso alla notizia dei primi risultati dell’indagine degli ispettori ministeriali.
«Per noi, quello che conta è l’indagine della Procura» ribadisce. Un’indagine che dovrà analizzare nel dettaglio gli eventi, compresi i messaggi che Giovanna, nella notte trascorsa in ospedale, ha inviato al cellulare del marito, «urlando» tutta la sua sofferenza.
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