Il manubrio si svita, cade con Bicimia e ora denuncia
Aveva fatto poco più di un chilometro in sella a Bicimia, quando improvvisamente il manubrio si è svitato, girandosi e facendogli perdere l’equilibrio. Il malcapitato ciclista, un ventunenne di Palazzolo, è caduto un mese fa in corso Martiri della Libertà, prendendo una forte botta allo sterno e alla mano. Esclusa la presenza di fratture, in Poliambulanza gli hanno prescritto sette giorni di collare. Oltre al dolore e allo spavento è arrivata la beffa: il reclamo presentato per ottenere un risarcimento è stato respinto (con due settimane di ritardo) da Brescia Mobilità.
«Lei avrebbe dovuto accertarsi che sella e manubrio fossero avvitati saldamente - si legge nella lettera inviata dall’ufficio sinistri -. Non sussiste nel caso concreto alcuna responsabilità dello scrivente».
Nel regolamento di Bicimia, infatti, si dice che ogni utente deve controllare i mezzi prima di usarli. Matteo Bonomelli, questo il nome del ciclista, non ha però intenzione di cedere ed è tornato alla carica con l’azienda, che ora sembra aprire all’ipotesi di un risarcimento.
Resta comunque il problema delle manutenzioni: da quando il servizio è partito, nel 2008, gli abbonati sono diventati 15mila, le postazioni 69 e le biciclette 468. Una cosa non è cambiata: ogni giorno, spiegano da Brescia Mobilità, c’è una sola persona interamente dedicata alle riparazioni.
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