«Il locale è chiuso, ma lo spacciatore? A piede libero»

È il testo del cartello affisso sulla saracinesca del bar Le Sorelle di via San Faustino, chiuso per 15 giorni per ragioni di ordine pubblico
BAR CHIUSO PER SPACCIO
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Chiuso a marzo. E ancora a giugno. Non sembra cambiare rotta il bar Le Sorelle di via San Faustino in città che, per la seconda volta in pochi mesi, è stato oggetto di un provvedimento di chiusura temporanea emesso dal questore per ragioni di ordine pubblico e sicurezza: secondo i vertici di via Botticelli, infatti, il locale è abituale ritrovo di pregiudicati che vi spacciano droga.

L’ultimo episodio nei giorni scorsi quando la Polizia Locale di Brescia ha controllato e bloccato un sudanese di 30 anni, già arrestato altre volte per spaccio, che aveva addosso dell’hashish. Nella sua abitazione poi sono stati trovati altri 22 grammi di sostanza già suddivisi in dosi.

Ai gestori del locale, una filippina di 43 anni e il suo compagno, un italiano della stessa età, la divisione PAS della Questura ha notificato il 28 giugno il provvedimento: 15 giorni con la serranda abbassata. Per tutta risposta la coppia ha affisso sulla saracinesca un cartello che riporta la scritta: «Vergogna. Il locale è chiuso, ma lo spacciatore? A piede libero». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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