Il latte bresciano è sicuro e senza antibiotici: lo studio
Nessuna traccia di antibiotici nel latte bresciano: è questo il risultato della ricerca, a cura di Ats Brescia e dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna (Izsler), realizzata per conto di Regione. Gli esiti sono da manuale: tutti i campioni sono risultati senza residui di farmaci veterinari. Brescia è stata scelta per il suo ruolo primario in Lombardia nella produzione di latte.
È stato esaminato il latte di 150 allevamenti, che afferiscono a 12 impianti, eseguendo il prelievo di 52 campioni in due periodi diversi: tutti negativi. Da sottolineare che gli esami condotti dall'Izsler sono stati effettuati con tecnologie d'assoluta avanguardia, in grado di rilevare presenze infinitesimali di farmaci, anche sotto i limiti di legge. Fondamentale è stata la collaborazione degli allevatori bresciani, che hanno messo a disposizione per il campionamento le proprie cisterne di latte crudo, consapevoli che - in presenza di risultati irregolari - avrebbero potuto subire dei blocchi di produzione.
La ricerca, è stato spiegato dai protagonisti, proseguirà con un ulteriore progetto, che riguarderà l'intera Lombardia e includerà anche le filiere della carne e delle uova. «Il lavoro fatto - ha dichiarato l'assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi - dimostra che le fake news sulla zootecnia possono essere smontate. Dando contestualmente al cittadino-consumatore garanzie e certezze per i suoi acquisti». «E non dimentichiamo - ha continuato - che il consumatore è cambiato: dopo il Covid, sarà ancora più attento alla sicurezza dei suoi acquisti alimentari».
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