Il grazie a Santa Lucia di un bimbo ormai diventato adulto

Nessuno può scordare le emozioni che solo Santa Lucia riesce a dare; e questa lettera ne è la prova.
In poche righe l’ormai adulto Luca vuole ringraziare dopo anni l’amatissima Santa, ricordando con dolcezza e tanta nostalgia la magica notte di dicembre.
«Cara Santa Lucia,
dopo anni, due cicli quali infanzia e adolescenza, con o senza letterina o latte e biscotti, mi sento di dirti: GRAZIE. Ed è un grazie dettato dal mio cuore, che non sarà mai grande come quello che mi riservi, né in evidenza tanto quanto vorrei, ma quel cuore si è sempre saputo emozionare grazie al tuo amore, passione e impegno. Sì, perché una campanella, del latte col fieno e dei regali, possono emozionare il bambino di 8 anni come il ragazzo ormai adulto che vuole andare per la sua strada. E adesso che non sono più un bambino, almeno da ciò che dice la carta d’identità, sento che queste cose mi stanno scivolando pian piano via. Ma infine forse non è importante ciò che trovi alla fine della corsa, ma quello che provi mentre corri. E quindi W la campanella, W il latte e fieno per l’asinello, W l’angoscia del carbone, W la corsa su per le scale, W l’ansia del 12 dicembre, W le scie di caramelle, W la faccia felice di un bambino.
Insomma, W S. Lucia, ma soprattutto W la mamma; anche se un grazie non sarà mai abbastanza.
Il tuo Luca»
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