Il giornale casa e cuore dei lettori
Oggi primo ottobre, giorno dedicato anche a San Remigio, patrono degli scolari, assumo la direzione del Giornale di Brescia con l’emozione e l’entusiasmo del primo giorno di scuola, nonostante il mio esordio alla professione risalga al 1983, quando, ancora studente, iniziai a collaborare con il primo quotidiano della provincia, il Giornale di Brescia, come corrispondente dalla Valle Sabbia.
Dalla nascita del giornale - settant’anni fa - ad oggi sono cambiate molte cose, compresa la data di inizio dell’anno scolastico. Cambiamenti che non hanno risparmiato anche il mondo della comunicazione, spesso convulsa e frammentaria, talvolta addirittura senza paternità certa, per di più gravata dalle fragilità dei bilanci.
Eppure in me c’è la convinzione di trovare nella cartella che mi è stata affidata tutte le energie umane e gli strumenti necessari alla sfida che è personale, ancor prima che professionale.
Nella cartella ci sono i lettori, ci sono una città e una provincia - tra i principali motori del Pil nazionale - che chiedono e meritano di essere rappresentati al meglio, con generosità ed equilibrio, nella verità; e ancora, trovo la storia - e le firme - del nostro giornale che ha saputo soddisfare le aspirazioni del territorio, interpretandone ogni sussulto, fornendo quotidianamente un’informazione libera, responsabile, rispettosa delle persone e da sempre schierata nella difesa e promozione dei valori universali che devono guidare la vita e l’opera di ognuno.
Nella mia cartella trovo una grafica rinnovata recentemente e un piano di riorganizzazione aziendale che attende di essere pienamente realizzato e che io stessa ho condiviso sin dalle prime battute, affiancando nella sua elaborazione il mio predecessore, Giacomo Scanzi, da oggi direttore editoriale di Gruppo, che ringrazio anche per il sostegno che saprà darmi in futuro. Nella mia cartella da «remigina» trovo una redazione ricca di intelligenze, giovani appassionati al fianco di professionisti d’esperienza, quotidianamente in campo per affrontare la sfida della multimedialità necessaria a soddisfare la domanda di un’informazione più veloce, completa e di qualità; trovo collaboratori operosi nei diversi settori dell’azienda e negli altri mezzi del Gruppo: la radio, la tv e il web, tutti leader nei rispettivi campi.
Sostenuta dall’Editore, che ringrazio per la fiducia, prendo dalla cartella il mio diario e annoto: più voci, più volti, più storie, più ascolto, più dialogo, più solidarietà, comunità e territorio. Questo è il giornale che sogno di disegnare con i colori pastello, alternati - se necessario - alle tinte forti, consapevole che nel frattempo l’Ipad ha sostituito l’abbecedario, che la lavagna di ardesia ha ceduto il passo alla lim; che il registro del maestro è oggi elettronico e in tempo reale consultabile a casa dalle famiglie. La scuola però resta scuola, fucina di idee, di sapere, di speranza e di futuro. Così come il Giornale di Brescia resta la casa - e il cuore - dei suoi lettori.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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