Il GdB a «Il Giorno e la Storia» su Rai Cultura
Dalla strage di Portella della Ginestra alla figura di Evita Peron, passando per la morte di Osama Bin Laden, il “maggio francese”, la tragedia del Grande Torino, la partenza dei Mille da Quarto, e il terremoto in Friuli.
Sono le ricorrenze della settimana dall’1 al 7 maggio scelte da Nunzia Vallini, direttore del Giornale di Brescia, per il debutto come editorialista a “Il Giorno e la Storia”, il programma di Rai Cultura in onda tutti i giorni alle 00.00, e in replica alle 5.30, 8.30, 11.30, 14.00 e alle 20.10, su Rai Storia.
Lunedì 1 maggio, in primo piano la strage di Portella della Ginestra avvenuta il 1 maggio 1947. Quel giorno duemila lavoratori della zona di Piana degli Albanesi si riuniscono per festeggiare e per chiedere l’occupazione delle terre incolte dei latifondi. Improvvisamente, la gente in festa è colpita da raffiche di mitra, provenienti dalle colline circostanti. Muoiono 11 persone, fra cui due bambini.
Martedì 2 maggio Nunzia Vallini ricostruisce la morte di Osama Bin Laden, ucciso da un commando del corpo speciale dei Navy Seals il 2 maggio 2011. L’individuazione del suo ultimo rifugio ad Abbottabad, in Pakistan, a pochi chilometri da Islamabad, ha sollevato molti interrogativi su un possibile ruolo svolto dai servizi segreti pakistani nel nasconderlo. L’annuncio dell’operazione viene dato dal presidente Obama in televisione con le parole “giustizia è stata fatta”.
Mercoledì 3 maggio è protagonista “il maggio francese” del 1968, quando la polizia si scontra con gli studenti universitari della Sorbona che protestano per la chiusura della facoltà di scienze di Nanterre. I poliziotti fermano 500 universitari. La battaglia proseguirà per tutto il mese e costringerà il presidente francese Charles De Gaulle a indire nuove elezioni.
Giovedì 4 maggio, il ricordo è per la strage di Superga del 4 maggio 1949: alle ore 17.05 l’aereo Fiat G.212, con a bordo l'intera squadra del Grande Torino, di ritorno da Lisbona, si schianta contro il muraglione del terrapieno posteriore della basilica di Superga, sulla collina torinese, facendo trentuno vittime.
Venerdì 5 maggio, si rievoca il giorno del 1860 quando, dallo scoglio di Quarto, nei pressi di Genova, partono i due piroscafi Piemonte e Lombardo carichi di più di mille patrioti guidati da Giuseppe Garibaldi.
Sabato 6 maggio, obiettivo sul terremoto del Friuli, del decimo grado della scala Mercalli, che il 6 maggio 1976 sconvolge le province di Udine e Pordenone.
Domenica 7 maggio, infine, Nunzia Vallini ricorda la figura di Evita Perón, nata il 7 maggio 1919. Moglie di Juan Domingo Perón, che nel 1946 diventa Presidente dell’Argentina, Evita contribuisce alla sua vittoria essendo molto popolare tra le classi meno abbienti. “Sono una di voi. So cos’è la fame” - dice alla folla dei descamisados che l’adorano. Malata di cancro Evita muore il 26 luglio del 1952.
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