Il fotovoltaico dà energia anche di notte: già pronti all’impianto bis a Montirone
Un impianto fotovoltaico da 20 kw, in grado di produrre 21.000 kwh l’anno di energia pulita, e fresco di posa. Ed è il primo: un altro simile troverà posto sul tetto del Comune. Anche così gli amministratori di Montirone stanno cercando di fronteggiare gli effetti della crisi energetica che rischia di dissanguare le casse del Comune. L’impianto già installato è quello che, grazie al finanziamento del Ministero dell’Interno che copre il 100% dell’intervento, ha trovato posto sul tetto dell’ex bocciodromo, precisamente sulla falda dell’edificio orientata a sud. Per ottimizzare l’utilizzo dell’energia prodotta l’impianto è corredato di un sistema di accumulo di 10 kwh.
«Questo particolare - spiega il sindaco Filippo Spagnoli - rende il sistema in grado di alimentare le utenze del Centro sportivo anche in notturna. Ciò aumenterà significativamente il consumo diretto dell’energia prodotta, così che non venderemo aumentare i consumi. Operazione, quindi, che si traduce in ulteriori risparmi di spesa in termini di costi in bolletta». Anche in questo modo, continua il sindaco, «intendiamo continuare sulla strada dell’efficientamento energetico intrapreso dalla nostra amministrazione. L’obiettivo è quello di iniziare un percorso di autonomia energetica per le attività già in essere, ma anche per quelle che si insedieranno nei prossimi mesi». Un cambio di testa e prassi.
Futuro
L’impianto realizzato sul tetto del bocciodromo apre così nuovi scenari. Ad esempio: se, come si spera, l’energia prodotta sarà sufficiente, potrebbe essere che una parte dei kilowatt generati con i pannelli solari venga utilizzata anche dalla vicina farmacia, consentendo così, come contropartita, di aumentare l’affitto che il Comune percepisce.
Insomma, Filippo Spagnoli e la sua squadra s’aspettano molto dai pannelli fotovoltaici e, in generale, dall’energia pulita. Non a caso il team di lavoro è già al lavoro per realizzare un impianto, analogo a quello appena entrato in funzione, sul tetto del Comune: ci sarebbero così altri altri 21.000 kwh l’anno che, forse, non riuesciranno a coprire l’intero fabbisogno della macchina amministrativa, ma che dovrebbero dare comunque un’altra sostanziosa sforbiciata alle spese.
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