Il Covid ha cancellato nel Bresciano 11mila posti di lavoro

La stragrande maggioranza sono donne: ben 8mila. E 12mila persone hanno smesso di cercare un impiego
Alla ricerca di un’occupazione che garantisca il futuro - Foto © www.giornaledibrescia.it
Alla ricerca di un’occupazione che garantisca il futuro - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Ci sono evidenti segnali di ripresa nel mercato del lavoro bresciano nel 2021, dopo la flessione, davvero significativa, registrata nel 2020, ma, a conti fatti, sulla base delle rilevazione Istat, mancano ancora 11mila occupati, rispetto al periodo pre pandemia e le persone in età lavorativa considerate come «non forze di lavoro» aumentano di 12mila unità. È quanto emerge dalla analisi dei dati resi disponibili di recente dall’Istituto Nazionale di statistica attraverso la rilevazione delle forze lavoro, il principale strumento statistico che ci consente di poter avere indicazioni sulle quantità di popolazione in condizione lavorativa, occupata o disoccupata, basandosi su rilevazione campionarie.

L’indagine

Dai dati dell’indagine emerge che, in provincia di Brescia, nel 2021, lo stock delle forze lavoro, le persone con più di 15 anni occupate e disoccupate, ammonta a 569mila unità. Nell’ultimo triennio, che abbraccia il periodo pre pandemia, ovvero il 2019, e il biennio successivo, segnato dalla pandemia, le forze di lavoro in provincia di Brescia, nelle medie annuali, si riducono di 11mila unità, pari al -1,9%.

La riduzione delle forze di lavoro, nel periodo 2019-2021, interessa in misura maggiore le donne (-8mila, -3,3%) rispetto ai maschi (-3 mila, pari al -0,9%). La riduzione delle forze di lavoro è stata netta tra la media del 2019 (580mila) e quella del 2020 (558mila), con una flessione di 22mila persone, pari al -3,8%. La ripresa, nel 2021, con un incremento di +11mila persone nella media annuale, pari al +2%, non riporta l’ammontare delle forze di lavoro bresciane ai valori pre pandemia. Ed è questo un primo dato su cui riflettere: rispetto al 2019 si riducono di 11mila unità le forze di lavoro (-1,9%) e poco consola che, a livello regionale, nello stesso periodo, le forze di lavoro si riducono di 113mila unità, pari al -2,4%, un valore di poco superiore al dato provinciale.

Nella media annua del 2021, in provincia di Brescia, gli occupati ammontano a 542mila unità e, anche in questo caso, tra il dato del 2019 e quello del 2021, si registra una riduzione di -11mila unità, pari al -2%. La riduzione degli occupati interessa in misura maggiore le femmine (-7mila, pari al -3,1%) rispetto ai maschi (-4mila, 1,2%). Tra il 2019 e il 2021 si riducono in particolare i lavoratori alle dipendenze, che risultano 10mila in meno (-2,2%), mentre i lavoratori indipendenti risultano un migliaio in meno, pari al -0,9%. La riduzione degli occupati è stata netta tra la media del 2019 (553mila) e quella del 2020 (533mila), con una flessione di 20mila persone, pari al -3,6%.

Anche per gli occupati la ripresa nel 2021, con un incremento di +11mila unità, pari al +2%, non riporta l’ammontare dell’occupazione bresciana ai valori pre pandemia. Peraltro, anche a livello regionale, tra il 2019 e il 2021, gli occupati si riducono di 118mila unità, pari al -2,6 %, un valore, quindi, di poco superiore al dato bresciano.

L’economia

Nel periodo in esame i disoccupati in provincia di Brescia diminuiscono, tra il 2018 e il 2019, per effetto della fase ancora positiva dell’economia (-2mila) ed è, a tutti gli effetti, un dato positivo. Poi arriva la pandemia e, nella media del 2020, il numero dei disoccupati diminuisce ancora di 3mila unità, rispetto al 2019, per effetto, in questo caso, della rinuncia a cercare un lavoro nel pieno della pandemia. I disoccupati tornano ad aumentare nella media del 2021 (+4mila) ritornando su valori analoghi con il periodo pre pandemia.

Riassumendo nel passaggio tra il «prima», il 2019 e il «poi», il 2021, i disoccupati aumentano di un migliaio, al netto degli arrotondamenti praticati dall’Istat e, nella media del 2021, erano 28mila persone. Il tasso di disoccupazione rimane relativamente migliore rispetto alla media lombarda passando dal 4,7% del 2019 (5,6% in regione) al 4,9% nel 2021 (5,9%). Nell’ultimo triennio le «non forze di lavoro» aumentano di 12mila unità. L’aumento, tra il 2019 e il 2021 interessa in misura maggiore le femmine (+8mila) mentre i maschi, in età lavorativa ma non attivi, aumentano di +3mila unità.

La popolazione inattiva, con un età compresa tra i 15 e i 64 anni, in provincia di Brescia, nella media del 2021, è stata stimata in 247mila persone, 165mila donne, il 67% del totale, a fronte di 81mila uomini.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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