Il Comune di Bovezzo privatizza la farmacia in cambio del 10% del fatturato

Se l’è aggiudicata la Sant’Apollonio. La sindaca Ghidoni: «Operazione per le future generazioni»
La farmacia comunale di Bovezzo - © www.giornaledibrescia.it
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La società Farmacia Sant’Apollonio si è aggiudicata la gara per l’affidamento in concessione per i prossimi 30 anni della farmacia comunale di Bovezzo. Così ha decretato la commissione giudicatrice presieduta da Marzia Tilde Belleri e composta da Dario Menni e Filippo Ferrari al termine dell’esame delle candidature presentate.

Erano tre nel complesso. Una, quella di Farmagorà Holding Spa, è stata esclusa dalla procedura di gara «per una questione meramente relativa a un ordine scorretto di inserimento delle buste all’atto della presentazione della domanda» spiegano il sindaco Sara Ghidoni e l’assessore con delega alla Farmacia Matteo Grandelli.  L’altro soggetto ad aver avanzato istanza è stato Mrc srls, sul quale ha avuto però la meglio Farmacia Sant’Apollonio, dal momento che ha garantito al Comune di Bovezzo un canone annuo del 10,10% sul fatturato dell’intero anno contro il 4,11% della seconda classificata.

«Ora la commissione della Cuc sta valutando insieme ai nostri uffici la congruità dei bandi - spiegano Ghidoni e Grandelli -, poi verrà fatta l’aggiudicazione provvisoria e, entro la prima metà dell’anno prossimo, quella definitiva».

Fuori dal coro

Traspare una viva soddisfazione dalle voci del primo cittadino e dell’assessore delegato. L’approdo a questa fase ormai quasi del tutto definitiva è stato preceduto dalla formazione di un comitato contrario alla cessione della gestione di un privato, che nelle scorse settimane ha depositato in municipio 500 firme per chiedere che si ascoltasse prima il parere della cittadinanza. Contrario anche un assessore, che aveva spiegato le sue ragioni in Consiglio comunale. La Giunta aveva deciso di tirare comunque dritto.

«Sappiamo di aver fatto la cosa giusta anche per le generazioni future - afferma Ghidoni -. Prima di procedere ci siamo avvalsi di consulenze specializzate, che ci hanno indicato quale fosse il percorso migliore da seguire in base a quelle che sono le nuove frontiere in materia di farmacie: non è stata una scelta frettolosa e poco ragionata».

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