Il chirurgo afghano fuggito ai talebani accolto dall’Università di Brescia
Mohammad Zahir Sha ha ottenuto una borsa di ricerca in Anatomia
Il neurochirurgo Mohammad Zahir Sha
C’era una volta l’Afghanistan. Non perché ora non ci sia più, anzi. Non c’è nelle pagine della cronaca, nelle analisi politiche, nella «conta» dei profughi. La guerra nel cuore dell’Europa e le sue drammatiche conseguenze hanno di fatto annullato l’interesse generale su quanto accade nel lontano Oriente, eccetto quello sui grandi equilibri geopolitici tra i blocchi che tornano (meglio, continuano) ad essere contrapposti. Poi, nei corridoi del Dipartimento di Anatomia dell’Università degli Studi
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