Il centrodestra: «Brescia sospenda il gemellaggio con Kaunas, ha vie intitolate ai nazisti»
Un «appello» al sindaco Emilio Del Bono e alla vicesindaca Laura Castelletti affinché «congelino» il gemellaggio con Kaunas, la città lituana sulla quale un comunicato dall’associazione Italia-Israele di Brescia fa cadere un’ombra pesante di razzismo anti-ebraico.
Lo rivolgono, proprio in concomitanza con la Giornata della Memoria, i rappresentanti dei gruppi consiliari in Loggia di Lega Salvini Lombardia, Fratelli d’Italia e Forza Italia. La richiesta è netta: «Chiediamo che sindaco e vicesindaco già domani (oggi per chi legge, ndr) si prendano un impegno e accolgano le richieste dell’associazione e della Comunità ebraica, che noi condividiamo, di sospendere il gemellaggio con Kaunas, fintanto che non saranno rimosse le intitolazioni di vie e piazze con nomi di criminali nazisti».
Brescia aveva deciso di gemellarsi con Kaunas (l'atto formale è del 20 dicembre) perché la città lituana è Capitale europea della Cultura 2022. Non si sa se il Comune fosse a conoscenza della vicenda delle vie intitolate ai nazisti.
Massimo Tacconi, capogruppo, e Melania Gastaldi (Lega), Mattia Margaroli (capogruppo FdI) e Paolo Fontana (Forza Italia) avanzano anche un’altra richiesta: che «sottoscrivano la mozione dell’antisemitismo già approvata da noi come centrodestra in conferenza capigruppo, dal governo europeo e nazionale e da molte città italiane».
«L’antisemitismo - sottolinea Fontana - non è valore negoziabile, tanto meno può esserlo in un città come Brescia decorata con medaglia d’argento al valor militare per la Resistenza e con forti tradizioni antifasciste». «Non possiamo mettere in dubbio tale principio e non capiamo perché - affonda Tacconi - le osservazioni giunte all’Amministrazione dall’associazione Italia-Israele quasi un anno fa non siano state comunicate e che, in sede di votazione per il gemellaggio, non ne fossimo informati. Il vicesindaco nonché candidato sindaco ha mancato di trasparenza, non ha fornito tutti gli elementi affinché potessimo effettuare una scelta oculata. Forse dietro ci sono pressioni politiche».
Il matrimonio Brescia-Kaunas, dunque, getterebbe «una macchia» sulla città, secondo i consiglieri d’opposizione: «Può essere letto - si legge nella missiva dell’associazione Italia-Israele - come l’ennesima offesa nei confronti del popolo ebraico».
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