Il «caso Brescia»: virus meno aggressivo, ma più contagioso
Oltre il 30% dei nuovi positivi è under 30. Pesa anche la circolazione della «variante inglese»
Coronavirus (simbolica) - Foto © www.giornaledibrescia.it
Esiste un «caso Brescia»? Perché, cioè, i bollettini quotidiani che raccontano l’andamento del contagio - in particolare nelle ultime settimane - vedono la nostra provincia sempre tra i primissimi posti per numero di nuovi casi positivi? E, poi: anche qui, tuttora, siamo oppure no di fronte a una sottostima dei dati divulgati, come sottolineato nel dossier dell’intelligence, calibrato sull’andamento nazionale? Tutte domande che si rincorrono di ora in ora, scaturite dal teorema di cifre snocciol
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