Il Capitolium spalanca i suoi portali alla città
Aria nuova tra le antiche celle del Capitolium, che riapre con un nuovo percorso di visita dopo scavi e restauri avviati nel 2008, e promossi dal Comune in collaborazione con Mibac, Soprintendenza archeologica, Regione e supporto di Fondazione Asm.
La novità più importante riguarda la realizzazione dei grandi portali rivestiti in bronzo che ora chiudono le celle, resi necessari per proteggere dagli agenti atmosferici (in particolare l'acqua piovana che gelando, d'inverno, comprometteva i pavimenti) e dalla sporcizia le parti architettoniche e le lapidi marmoree incastonate nelle pareti nell'Ottocento. La chiusura è finalizzata anche alla creazione di un percorso di visita al chiuso per il pubblico, attraverso cui presentare le vicende del tempio eretto da Vespasiano nel 73 d. C., tornato alla luce con gli scavi dell'inizio dell'800, sede dal 1830 del Museo Patrio, e oggetto negli anni '30-'40 del secolo scorso della ricostruzione del pronao con frammenti di colonne e timpano.
Le tre celle sono tornate ad essere sale di esposizione, mentre il percorso sarà completato nei prossimi anni dall'apertura del santuario repubblicano i cui resti sono stati rinvenuti nella parte occidentale dell'area, e con la sistemazione della parte anteriore al pronao, dove gli scavi hanno portato alla luce resti di un santuario celtico del II secolo a. C., con una copertura a verde che consenta la lettura visivamente integra dello spazio davanti al tempio, e l'accesso degli studiosi agli scavi sottostanti.
Durante l'apertura delle mostre in Santa Giulia sarà visitabile anche il Capitolium, su prenotazione obbligatoria, con accesso a gruppi all'inizio di ogni ora, per visite guidate della durata di 50 minuti. L'ingresso costa 4 euro (gratuito con biglietto delle mostre «Novecento mai visto»), prenotazioni al numero 030.2977833/834.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato