Il «Bulloni» 2016 a Don Redento Tignonsini
«Mi auguro che questo premio sia un incentivo per le persone a sperimentare quanto è bello fare del bene agli altri. Lo dedico a tutti». Così Don Redento Tignonsini, a cui il sindaco di Brescia ha consegnato ieri il Premio Bulloni 2016, a margine della cerimonia che si è svolta all’auditorium di San Barnaba.
83enne originario di Artogne, in ValleCamonica, fondatore e anima della cooperativa di Bessimo, che dal 1976 offre accoglienza, sostegno e speranza a quanti si trovano a fare i conti con la tossicodipendenza e l'emarginazione, Tignonsini parla della bontà come di un dovere morale, a cui è stato impossibile sottrarsi.
«Fare del bene agli altri: la bontà per me è semplicemente questo» continua Tignonsini citando anche Papa Francesco.
Oltre a lui sono stati premiati anche i coniugi Mario e Stefania Faccardi, Pompilio Cesaretti, Lino Molinari, Suor Maria Sabina Belotti, Claudia Chincarini Marenda e la Cooperativa Arcobaleno. Durante la cerimonia inoltre, come da tradizione sono stai consegnati pure 3 medaglie ed altrettanti grossi d'oro.
«Se la bontà può essere uno strumento per misurare la nostra società possiamo tranquillamente affermare che Brescia è una città ricca, di associazioni, di volontari, di persone generose - ha concluso il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono -. Grazie a tutti i premiati per averci aiutato a comprendere di che sostanza siamo fatti e di quale straordinaria forza siamo capaci».
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