Il Broletto taglia il consumo di suolo per salvare 1.400 ettari
Contenere il consumo di suolo e tutelare le superfici agricole. Sono alcuni dei punti inseriti nelle linee guida al Ptcp, lo strumento di pianificazione urbanistica, che la Provincia di Brescia ha approvato nei giorni scorsi.
L’obiettivo è chiaro: favorire la sostenibilità ambientale delle scelte comunali e la loro compatibilità con la pianificazione provinciale. Il Piano territoriale di coordinamento provinciale anticipa la variante allo strumento di pianificazione urbanistica cui il Broletto starebbe lavorando e che ha come ambizione tagliare il 25% delle previsioni contenute nei Pgt e «salvare» 1.400 ettari agricoli.
Sotto osservazione sono i 5.600 ettari che oggi fanno parte del territorio provinciale «urbanizzabile», vale a dire aree agricole dove i Comuni hanno già previsto si possa costruire. La legge regionale 31 del 2014, voluta dall’allora assessore Viviana Beccalossi, ha di fatto congelato quelle aree. Attualmente i Comuni possono approvare varianti al Pgt per individuare nuovi ambiti dove costruire o ampliare l’esistente solo con un bilancio ecologico «non superiore a zero»: se si costruisce bisogna cioè compensare la perdita dell’area verde con un’altra area almeno pari a quella che si intende urbanizzare. La Provincia prova a fare un passo in più invitando i Comuni a fare una valutazione «dell’effettivo fabbisogno residenziale e produttivo», tenendo conto dell’invenduto e delle aree dismesse.
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