Il Bigio a Maclodio? «Una carnevalata»

Il commento del sindaco Emilio Del Bono sulla proposta del primo cittadino di Maclodio che vorrebbe affittare la statua
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Si spinge appena oltre il «no comment» per classificare la proposta del sindaco di Maclodio come «una sciocca provocazione». Di più: «Una carnevalata». Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono si ferma qui. Non spende altre parole per dare risposta allo «stimolo» lanciato nei giorni scorsi da Marcello Orizio, primo cittadino del Comune bassaiolo, che si è candidato per affittare la statua del Dazzi e a un canone annuo di 2.500 euro per due decenni.

«Piuttosto che tenerla chiusa in magazzino ce la prendiamo noi» era stata la giustificazione di Orizio. Che non è affatto piaciuta al collega cittadino. «Meglio parlare di cose serie, piuttosto che di queste assurde trovate» taglia corto Del Bono.

A entrare nel merito, anche tecnico, della questione è invece l’architetto Marco Fasser, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Brescia, che ribadisce innanzitutto un concetto più volte espresso: «Il Bigio non è un soprammobile». E ancora: «La statua ha una sua collocazione naturale nella piazza per cui è stata progettata e costruita. Non si può pensare di spostarla di qui e di là». Anche per ragioni pratiche: «Parliamo di 27 tonnellate di marmo di Carrara - chiarisce Fasser -. Il trasporto comporterebbe spese ingentissime». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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