Il 70% degli arresti cardiaci avviene in casa. E se ci fosse un defibrillatore in ogni condominio?
Il punto da cui partire è un dato significativo: il 70% degli arresti cardiaci avviene tra le mura di casa. Intervenire nel minor tempo possibile è l’unica arma che chiunque può avere per salvare una vita. I minuti, infatti, sono più che preziosi: il cosiddetto «gold time», ovvero la spazio di tempo in cui è possibile evitare danni cerebrali o morte, è di 4 minuti, 5 al massimo. Andare oltre porterebbe a conseguenze irreversibili. Da qui nasce l’idea, proposta da Paolo Gei, ex primario di cardiologia riabilitativa agli Spedali Civili di Brescia, all’Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali Immobiliari) di Brescia.
La proposta
L’iniziativa comincia proprio dal condominio nel quale abita Gei, in via Bollani: con la collaborazione dell’amministratrice Adriana Navarro Pentimalli, i condomini hanno deciso all’unanimità di installare un defibrillatore all’interno del palazzo. «Ogni minuto che passa dalla caduta e dalla perdita coscienza è un 10% in meno di possibilità di sopravvivenza - racconta Gei -. Se i soccorsi arrivano dopo i 10 minuti restano pochissime speranze. Certo, la prima cosa da fare è sempre chiamare il 112, ma per quanto i soccorsi possano essere rapidi conviene intervenire subito. Abbiamo voluto dare un segnale installando il defibrillatore e speriamo che molti altri condomini facciano lo stesso».Obiettivo: in tutti i condomini
L’idea è proprio questa: «Porteremo il tema nelle assemblee dei condomini che amministriamo - dice Giorgio Penna, Presidente Anaci Brescia - e cercheremo di sensibilizzare i condòmini perché accolgano l’iniziativa salvavita». A facilitare la cosa, sicuramente, la legge approvata dalla camera che esenta da rischio civile o penale chiunque intervenga in casi di estrema necessità: «Spesso la paura di sbagliare o di essere imputati di qualche errore - continua Penna - faceva desistere dall’installare un defibrillatore. Con questa nuova norma pensiamo sarà un’iniziativa più facile da proporre».
I defibrillatori in questione, semiautomatici dell’azienda Iredeem, costano meno di mille euro: «Sono facili da utilizzare - spiega Paolo Beretta, referente dell’azienda -: una voce guida le azioni da compiere e basta fare un piccolo corso di 5 ore. La manutenzione è effettuata dalle aziende produttrici e si fa ogni 5 anni. A Brescia sono già 250 i defibrillatori installati, in Provincia circa 2000».
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