Il 2023 sarà un anno cruciale per il futuro tram di Brescia

Il progetto definitivo è stato consegnato al Comune, che ora lo dovrà approvare. Poi andrà bandita la gara d'appalto
Un'immagine di come sarà il tram in via Mazzini - © www.giornaledibrescia.it
Un'immagine di come sarà il tram in via Mazzini - © www.giornaledibrescia.it
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Il 2023 sarà anche l’anno di svolta per due grandi operazioni. Il progetto definitivo del nuovo tram è di fatto pronto (è stato consegnato alla Loggia il 16 dicembre): ora il Comune lo dovrà esaminare e approvare.

«È il più grande finanziato statale ottenuto dal 1945 ad oggi» ha ricordato il sindaco Emilio Del Bono. L’opera costerà 363 milioni, 359,5 coperti dal finanziamento statale. Le risorse copriranno non solo la realizzazione dell’infrastruttura, ma anche la riqualificazione di strade e piazze attraversate, dalla Pendolina alla Fiera passando per il centro storico. Con il tram, ha ricordato Del Bono, il trasporto pubblico urbano farà un nuovo «balzo»: nel 2012 i passeggeri erano 41 milioni, con tram e metro arriveranno a 86 milioni.

Il 2023 sarà un anno cruciale: approvato il progetto definitivo, andrà fatta la gara per l’appalto integrato (progetto esecutivo e lavori): gara che dirà quale sarà l’operatore che fornirà il tram di Brescia (i principali sono i francesi di Alstom e il gruppo giapponese di Hitachi Rail).

Nelle scorse ore è poi arrivata una «buona notizia». Il Credito Sportivo ha infatti finanziato la realizzazione del centro sportivo indoor di Sanpolino, a fianco del campo di atletica. Si tratta di 9 milioni di euro del bando «Sport Missione Comune» che si aggiungono ai 3,5 già incassati con il Pnrr. Sarà una struttura polivalente, con anello di atletica al chiuso, ma anche spazi per boxe arti marziali. Il costo complessivo è stimato in 15,5 milioni: con le risorse Pnrr e i 9 milioni a tasso zero arrivati dal Credito Sportivo l’operazione può partire.

Un’operazione che si aggiunge al nuovo Palalgeco per la ginnastica artistica che sorgerà sempre a Sanpolino. Un’opera da 8,7 milioni, 4 arrivati dal Pnrr e il resto finanziato dalla Loggia.

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