I vostri sms sulla strada del ritorno
PAOLA, SIMONA, GIULIA, MARIA, LUCA Un viaggio intenso e ricco di emozioni che ci ha permesso di capire fino a che punto possa spingersi l'atrocità umana. Un'esperienza che ci ha mostrato una realtà spesso dimenticata. Un viaggio che ci porteremo sempre nel cuore. Da Paola, Simona, Giulia, Maria e Luca (liceo Moretti di Gardone)
ILARIA Siamo sul treno di ritorno e sembra ieri che siamo partiti. Siamo partiti con una valigia vuota perchè avevamo solo appreso sui libri di storia, film quello che è successo a tanti ebrei e quelli contro alla dittatura di allora superminati senza un motivo.
Torniamo con una valigia piena perchè siamo andati sui posti e le nostre conoscenze si sono rilevate utili per comprendere tale orrore. Devo dire mi ha colpito Birhkenau l'immensità di quel campo costruito con uno scopo spedimetato e con una distruzione per non lasciare traccia, ma basta solo vedere quelle migliaia di capelli di persone ammassati o delle scarpe dei bambini che non è stata solo una favoletta. Perchè se è successo ieri può succedere ankora perchè il razzismo, il monopolio esiste ancora oggi, chi è furbo ottiene sempre adulando chi muore di fame. Se prima volevo andare via da casa ora ne ho nostalgia per raccontare quello che ho visto, le emozioni che mi hanno attraversata. E abbracciare e ringraziare mio papà, che mi ha permesso di fare questo viaggio e mi ha insegnato insieme ad Alfredo (grande storico) la passione per la storia. Grazie Ilaria
OFFICINA MEMORIA "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario". Officina memoria ringrazia i 450 viaggiatori che hanno condiviso l'esperienza di Un Treno per Auschwitz 2011.
GIULIA, ANNA, ELENA, SIMONA, GIANPAOLO, STEFANO Ciao, in questo momento siamo fermi a Vienna sul treno di ritorno da Oswiecim; il viaggio e' lungo, ma ancora più lunghi e profondi sono i pensieri che ci attanagliano la mente. La consapevolezza del significato del luogo che abbiamo visitato non ci permette di dormire. Il viaggio è lungo e lo passiamo in cabina a giocare a carte e a canticchiare sottovoce, ma i nostri pensieri tornano ancora a quello che abbiamo visto in questi giorni veramente intensi. E iniziamo a farci tante domande e pian piano riusciamo a capire ciò che è successo veramente, e il tramonto, la nebbia e il silenzio di tutti noi fanno ragionare, e tornano alla mente il terrore e la miseria che abbiamo visto negli occhi dei deportati, nelle loro foto. La vera forza dell'uomo sta nell'andare avanti sempre, migliorandosi e imparando dai propri errori. Giulia, Anna, Elena, Simona, Gianpaolo, Stefano.
ANGELICA Fa impressione quanto può cambiare in un solo giorno. Angelica del "Moretti.
ELENA Tutto questo lo si può studiare a scuola, lo si pUò leggere nei tanti libri e lo si può vedere nei film. Ma fino a quando non entri in quel posto, vedi le baracche, vedi i forni e le camere a gas, respiri quell'aria ancora piena di dolore non puoi comprendere fino un fondo quello che quei poveri uomini hanno provato. Però è stata davvero una bellissima esperienza!! Elena
GRETA&MARTA E' orribile pensare che sul suolo da noi oggi percorso, pochi decenni fa finirono le vite Di troppi innocenti la cui memoria,però è destinata a non morire Greta V. e Marta G.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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