I Vini dell'Espresso: i migliori bresciani

La classifica bresciana vede Ca’ del Bosco premiata con due etichette Quindi Cavalleri insieme alle gardesane Ca’ Loiera e Ca’ de Frati
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La guida del Vini d’Italia dell’Espresso, diretta da Enzo Vizzari e curata da Ernesto Gentili e Fabio Rizzari, ha detto la sua sui vini del Belpaese e quindi sui vini bresciani che ha premiato a piene mani.

Da segnalare il premio per qualità/prezzo a quattro vini. Clamoroso, ma verissimo, che il campione è il Brolettino Ca’ dei Frati, vino da 18 punti dal prezzo amico, così come lo sono il Campo del Soglio di Selva Capuzza (17), il Groppello Pergola di Civielle e Rosso Canto di San Michele.

Nella classifica delle stelle, che premia le cantine con più continuità a livelli qualitativi alti, restano ai vertici Ca’del Bosco (tre stelle) e Bellavista (due stelle), ma si insedia anche (una stella) San Giovanni Pasini della Raffa che lo scorso anno aveva solo una nomination. Fin qui le maggiori novità, anche se non meno interessanti sono le conferme che segnalano il perdurare delle eccellenze.

Veniamo dunque alla classifica dei migliori. Il migliore in assoluto di quest’anno è Franciacorta Annamaria Clementi brut annata 2005 (giudizio comune a tutta la critica), mentre il Rosé scende a 17,5 punti. Tra i top five, con due Ca’ del Bosco, si conferma Cavalleri con il grande, premiatissimo Giovanni Cavalleri 2005, ma entrano anche due Lugana. Si tratta del Brolettino Ca’ dei Frati (che cresce di un punto) e Lupo di Ca’ Lojera che un anno fa non era tra i migliori. I 18 punti ad Ambra e Franco Tiraboschi fanno ricordare come fosse ieri (ma sono passati anni) quando la cantina insorse con altri luganisti per un indecoroso 13/20, invitando Enzo Vizzari (che venne) in Broletto per spiegare le sue ragioni.

Dai vini da 17/20 escono Ronco Calino, il Mosnel e Monterossa di cui prende il posto l’emergente Perla del Garda, l’azienda di Giovanna Prandini che, dice la guida, ha trovato la quadra per fare alta qualità sulla collina di Lonato. Torna a 17 punti anche Uberti con il Quinque, il Franciacorta di 5 annate che sta convincendo tutti.

Tra i vini con 16,5 punti è da segnalare la netta risalita di Majolini e di Monzio Compagnoni, come anche la presenza in questa parte della classifica da misero 7+ di due «Tre bicchieri» come Enrico Gatti Franciacorta Nature e Lugana Fabio Contato 2010.

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