I tamponi o i test rapidi potranno salvare il Natale?

Quanto saranno davvero applicabili e utili le prime indicazioni del Comitato tecnico scientifico
Un kit per eseguire i tamponi antigenici rapidi nel Lazio - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un kit per eseguire i tamponi antigenici rapidi nel Lazio - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Un tampone, o magari un test rapido, potrebbero salvare il Natale. Almeno secondo le indicazioni del Comitato tecnico scientifico, che invita a sottoporsi ai test molecolari o antigenici se proprio non potessimo rinunciare a passare le feste con i nostri cari.

Ieri Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, ha dichiarato: «La fine dell'anno tradizionalmente ha una marcata mobilità. I grandi numeri facilitano la trasmissione del virus. Non può essere un Natale tradizionale, purtroppo». Prima di andare dai parenti, ha detto ancora Miozzo, il tampone «va fatto, assolutamente. Però bisogna essere consapevoli che il test non ti garantisce che sei negativo. Il virus potrebbe essere in incubazione o semplicemente potresti essere contagiato nelle ore successive».

«Continuate a essere molto prudenti anche a casa di un familiare. Mantenete distanze e mascherine. Cene e pranzi devono avvenire con poche persone, meglio se non più di 6» ha concluso Miozzo.

Il fatto è che il test rapido antigenico un singolo privato cittadino non lo può fare. Secondo quanto stabilito dalla delibera 3777 di Regione Lombardia del 3 novembre scorso, infatti, i test rapidi antigenici extra servizio sanitario regionale, ovvero al di fuori di Rsa, Rsd, ambulatori dei medici di famiglia aderenti, potranno essere utilizzati in contesti aziendali, ambulatori privati e farmacie di servizi. Insomma, ci sarà un «soggetto gestore» che promuoverà i test alla sua «popolazione target».

Tenendo sempre presente, specifica Regione, che «la decisione di effettuare il test antigenico è conseguente ad una valutazione medica, in relazione al quadro sintomatologico ed alla esposizione al contagio».

Se di casi di aziende private che hanno sottoposto i dipendenti ai test rapidi ce ne sono stati anche a Brescia, soprattutto se tra i lavoratori si era verificato un caso di posività al Covid e si volevano quindi controllare i contatti stretti, di farmacie che ad oggi propongono i test antigenici in provincia non ce ne sono. Si sta lavorando a un protocollo a livello regionale, ma le difficoltà sono le stesse manifestate dai medici di base, a cominciare dalla sicurezza degli operatori e dei clienti delle farmacie, che al pari degli ambulatori sono ambienti promiscui.

Realtà private come Poliambulanza e Synlab, invece, che già effettuano test sierologici e tamponi molecolari a pagamento, non sembrano orientate a proporre anche i test rapidi.

Synlab spiega così la sua decisione: «Al di là delle attuali disposizioni in vigore nelle diverse Regioni, Synlab ha scelto di non proporre i test antigenici rapidi presso le proprie strutture a causa della loro limitata affidabilità nei pazienti asintomatici, con il rischio che risultino negativi al test soggetti che invece sono portatori del virus e quindi potenzialmente contagiosi. Il test ritenuto oggi più attendibile per la diagnosi di Sars-CoV-2 è il tampone molecolare con metodica RT-PCR».

Non tanto distante la posizione di Poliambulanza, che parla di «scelta aziendale» quando afferma di non aprire ai test rapidi preferendo il tampone molecolare, «per il suo risultato più puntuale che non lascia spazio a fraintendimenti».

Se i test rapidi sono fondamentali per il controllo dei contatti stretti di una persona positiva al Covid, dunque, non lo sono altrettanto per la prevenzione del contagio. E, anzi, rischiano di farci abbassare la guardia in caso di esito negativo.

Il tampone resta ad oggi il metodo più sicuro per stabilire se ci sia infezione da Covid, ricordando però sempre che si tratta di un’istantanea, e che un esito negativo oggi potrebbe non essere confermato domani.

In vista del Natale, c’è chi si è già portato avanti: in Poliambulanza c’è stato un sensibile aumento di richieste per effettuare i tamponi il 23 e il 24 dicembre.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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