I saluti di fine anno di Del Bono: «Mi auguro un 2023 di pace»
«Mi auguro un 2023 di pace». Emilio Del Bono parte dalla guerra in Ucraina per i saluti di fine anno, al Mo.Ca, il palazzo dell'ex Tribunale appena ristrutturato.
Lo fa accompagnato dalla sua giunta, dai consiglieri comunali e dagli amministratori delle società partecipate. In vista c'è l'avvio dell'anno della Capitale italiana della Cultura ma anche le elezioni e la faticosa scelta del candidato sindaco del centrosinistra.
«Crediamo e auspichiamo che questa coalizione possa continuare il lavoro prezioso di questi anni - si limita a dire Del Bono -. Brescia non è più la città del 2013. Ha fatto passi da gigante nei servizi, nella mobilità sostenibile, nella coesione sociale, nella sostenibilità ambientale e nell'offerta culturale».
Del Bono elenca le «moltissime opere» realizzate, dal Parco delle Cave alla mensa universitaria, dall'autostazione alla bonifica dei parchi dell'area Caffaro su cui sono stati investiti 23 milioni, dal Pgt che ha ridotto il consumo di suolo alle ciclabili e alle pedonalizzazioni.
Ma soprattutto, rimarca il sindaco, «abbiamo avuto una visione chiara di città e l'abbiamo realizzata».
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