I Punti comunità sono a quota 19: aperto in via Bligny

Negli spazi della parrocchia un altro pilastro del progetto «La città del noi»
Inaugurazione.  Cerimonia nei locali messi a disposizione dalla parrocchia - © www.giornaledibrescia.it
Inaugurazione. Cerimonia nei locali messi a disposizione dalla parrocchia - © www.giornaledibrescia.it
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Sono i luoghi dove si sviluppa l’impegno a riannodare le reti della socialità e della condivisione nei quartieri che hanno mantenuto intatto il loro tratto di comunità. I Punti Comunità crescono, tessono il nuovo welfare comunale e rappresentano uno dei pilastri del progetto «La città del noi». L’ultimo, il diciannovesimo, ha aperto in via Bligny 12, negli spazi messi a disposizione della parrocchia di San Francesco e Chiara di Mompiano, per offrire servizi di accoglienza, ascolto, informazione e orientamento.

Rappresenterà un riferimento per chi vive in questo vasto e vivace quartiere, gestito dall’associazione «Alberi di vita» che ha raccolto la disponibilità di molte realtà operanti sul territorio, oltre alla Fondazione Casa di Dio che da un paio d’anni ha aperto le sue sedi ai volontari. Una rete pronta alla realizzazione di uno sportello di accoglienza e ascolto e trasmissione di informazioni che possono essere utili ai cittadini, facilitando l’accesso ai servizi. Avere un luogo come il Punto comunità semplifica la vita di chi altrimenti, solo per un’informazione, dovrebbe rivolgersi a diversi uffici. In questo senso il ruolo dei volontari che gestiscono la struttura è fondamentale: si tratta di persone preparate, che conoscono bene il sistema e le offerte specifiche.

Lo ha ribadito il presidente di «Alberi di vita», Fabio Baresi che ha posto l’accento sul nodo centrale dei punti di comunità, cioè il valore della prossimità. Oltre all’attività di sportello informativo, in questi spazi confluiscono le associazioni attive nel quartiere, quelle che conoscono meglio il territorio e che qui creano sinergie tra loro per migliorare la vita di chi a Mompiano vive. «L’idea resta quella di una città strutturata in orizzontale, e capace di penetrare all’interno delle varie aree, promuovendo la partecipazione alle decisioni e orientandosi verso l’ascolto dei bisogni - ha osservato il sindaco Emilio Del Bono, affiancato dall’assessore comunale al Welfare, Marco Fenaroli -. Una città che va nei quartieri, diffonde servizi e opportunità, orienta le persone. Stare insieme è la sfida principale da affrontare».

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