I nuovi totem della metro non piacciono al centrodestra: «Costano 340mila euro»
«È un capriccio dell’assessore Manzoni che preferiva la M rossa a quella blu che c’era prima». Definisce così il centrodestra, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, la sostituzione dei totem alle diciassette fermate della metropolitana iniziata a fine novembre.
«Trenta totem per una gara d’appalto di complessivi 340mila euro. Non mi pare che i vecchi totem presentassero problemi particolari - entra nel merito Michele Maggi, consigliere comunale della Lega -. Con questi soldi si potevano fare tante cose. Come centrodestra avevamo presentato un emendamento per la gratuità della metro per gli studenti. Con 340mila euro si potevano dare 243mila biglietti gratuiti. Laura Castelletti aveva proposto un abbonamento gratuito per ogni famiglia. Stiamo ancora aspettando. 340mila euro per una M nuova mi sembrano troppi».
«Spesa inutile»
Mattia Margaroli, capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d'Italia aggiunge: «Se avessimo amministrato noi questi soldi li avremmo spesi in modo diverso. Ad esempio avrebbero potuto contribuire a far sentire la Capitale della Cultura anche nelle periferie, dove non si percepisce». Massimo Tacconi, capogruppo della Lega in Loggia precisa: «Al di là di come potevano essere spesi questi soldi, ad esempio per il bando del Duc, c'è anche un fatto estetico. La M precedente richiamava la città, quella nuova non mi pare. C’è mancanza di identità. Non è una scelta corretta».
Conclude Gianpaolo Natali, consigliere comunale di Fratelli d’Italia: «Da presidente della Commissione Bilancio contesto l’ammontare della spesa, più di 11 mila euro per ogni totem. È un investimento eccessivo. Ci sono altre voci sulle quali riversare fondi come questi. Non c’è in questo momento a Brescia un corner, un merchandising, dedicato alla Capitale della Cultura».
L’assessore comunale alla Mobilità, Federico Manzoni, replica: «Innanzitutto preciso che la spesa complessiva è di 315 mila euro per trenta totem e diciassette stazioni, che comprendono le spese edili e l’acquisto dei totem. Ma al di là della questione risorse, non ci sono né scandali né sprechi. Non è un capriccio. L’investimento risponde ad un’esigenza vera. I totem andavano sostituiti perché nel tempo si erano molto rovinati dal punto di vista strutturale. Li abbiamo realizzati - prosegue l’assessore - seguendo le nuove norme tecniche di costruzione. E dato che andavano sostituiti, abbiamo colto anche l’occasione per mettere in evidenza la nuova identità visiva della metro che da qualche anno ha adottato la M bianca su sfondo rosso come avviene in tutte le grandi città in cui vi è la metropolitana».
Manzoni chiude lapidario: «I signori del centrodestra o sono particolarmente disattenti o stanno facendo polemica a fini di propaganda, visto che polemizzano tre mesi dopo l’apertura dei cantieri. Significa che o non vivono la città o la vogliono buttare in campagna elettorale».
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