I nuovi cavalieri bresciani della comunità: le foto della cerimonia
Uno specchio della società bresciana nelle sue varie articolazioni. Uomini e donne che, nella loro vita, si sono prodigati per la comunità. Sul posto di lavoro oppure nell’impegno sociale. Sono i bresciani che hanno ricevuto le onorificenze al merito del presidente della Repubblica.
Ci sono imprenditori come Roberto Zini e Lucia Pisati. C’è il tecnico sanitario radiologo del Civile Luca Carlini, che si è distinto per dedizione durante la pandemia. C’è Daniela Loda, tecnico di laboratorio biomedico dello Zooprofilattico, la cui competenza è stata pure preziosa nella lotta al Covid. Ci sono il luogotenente in congedo dei carabinieri Michele Miani e il maggiore della Guardia di finanza, Domenico Lamarta, particolarmente attivi nei controlli per il rispetto delle misure anti Covid. Sociale. E poi il dirigente della polizia di Stato Emanuele Ricifari e il comandante della stazione dell’Arma di Nave, Stefano Villotta: il primo per il contributo alla sicurezza dei cittadini nelle città in cui ha servito (da Brescia a Cuneo, da Caltanissetta ad Agrigento), il secondo anche per l’attività di promozione della legalità svolta nelle scuole.
La consegna delle onorificenze al merito della Repubblica
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La consegna delle onorificenze al merito della Repubblica
La consegna delle onorificenze al merito della Repubblica
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La consegna delle onorificenze al merito della Repubblica
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La consegna delle onorificenze al merito della Repubblica
La consegna delle onorificenze al merito della Repubblica
La consegna delle onorificenze al merito della Repubblica
La consegna delle onorificenze al merito della Repubblica
La consegna delle onorificenze al merito della Repubblica
La consegna delle onorificenze al merito della Repubblica
La consegna delle onorificenze al merito della Repubblica
C’è Vittorio Pedrali, una vita da carpentiere, presidente degli Artiglieri di Chiari, in campo nelle attività sociali. Come Giuseppe Valdini, in prima fila per gli anziani del suo paese, Vobarno. Neo cavaliere è anche Paolo Zani, per tanti anni presidente della cooperativa Radiotaxi. Tutti premiati con le onorificenze al merito della Repubblica.
La cerimonia di consegna dei 25 attestati da parte della prefetta Maria Rosaria Laganà è stata ospitata oggi nell’auditorium della Camera di Commercio, presenti anche numerosi sindaci, amministratori regionali, rappresentanti delle categorie economiche, dei sindacati, del mondo accademico e della società civile, il vescovo Pierantonio Tremolada.
Un appuntamento che la prefetta ha voluto estendere alle istituzioni, per lo scambio di auguri e un sintetico bilancio del 2023. Bilancio. Un anno complicato, «in cui la prefettura ha condiviso tante cose con la società bresciana», ha rimarcato Laganà. Dagli eventi positivi come la Capitale («L’Italia, e gli stessi bresciani, hanno riscoperto la dimensione culturale della città, è l’inizio di un cammino che proseguirà») alla lotta contro fenomeni «che ci preoccupano anche per il futuro». La violenza («in particolare contro le donne e quella che vede i minorenni protagonisti negativi), gli incidenti sul lavoro e sulle strade, le bonifiche. Un impegno particolare ha richiesto i 2.100 richiedenti asilo: «La prefettura - ha precisato - ha fatto rete con gli enti locali, che hanno sempre collaborato, anche quando magari non erano d’accordo con le scelte». Ma il dialogo ha riguardato anche il mondo della scuola e delle università, il Terzo settore, i sindacati e le associazioni di categoria, le forze dell’ordine.
Uno sforzo di collaborazione che proseguirà anche nel 2024. Un anno che si annuncia difficile sul piano economico, ha anticipato il presidente della Camera di Commercio, Roberto Saccone.
Da registrare che fra i neo cavalieri al merito c’è anche l’ex presidente della CdC, il bresciano Francesco Bettoni, che ha ricevuto l’onorificenza dal prefetto di Piacenza.
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