I muri dei cimiteri di Rezzato e Gavardo imbrattati con scritte no vax
Sono comparse nella notte tra lunedì e martedì le scritte no vax che hanno imbrattato tutti i muri del perimetro del cimitero di via Santuario a Rezzato, sul parcheggio a lato del camposanto, e quello di Gavardo. Un'azione coordinata: in entrabi i casi, gli autori del gesto vandalico hanno fatto riferimento a giovani deceduti proprio in quei paesi nelle ultime settimane per malattia, insinuando che le morti siano state causate dal vaccino contro il Covid.
Al cimitero di Rezzato
Le scritte rosse a caratteri cubitali inneggiano a una supposta (e falsa) pericolosità dei vaccini contro il Covid-19: a dire del gruppo V_V che firma le frasi, i vaccini avrebbero provocato morti a catena, compresa quella della 29enne rezzatese mancata alcuni giorni fa a causa di una miocardite fulminante.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale e un incaricato comunale. Ora si cercherà di chiarire chi sono i responsabili dell'atto vandalico.
Al cimitero di Gavardo
Scritte no vax sono comparse nella notte anche a Gavardo, sul muro esterno del cimitero del capoluogo. Oltre ai soliti slogan, particolarmente odioso è il riferimento alla ragazza residente in paese scomparsa nelle scorse settimane a soli 21 anni.
Già di prima mattina, su ordine del sindaco Davide Comaglio, le scritte sono state ricoperte con teloni dagli operai del Comune. Subito avviate le indagini dai carabinieri della stazione di Gavardo e dalla Polizia locale. Si stanno analizzando, in particolare, le immagini di alcune telecamere di sorveglianza posizionate nei paraggi del cimitero.
Il commento del sindaco di Rezzato
«Questi atti di vandalismo non solo deturpano un luogo sacro alla nostra comunità, ma diffondono messaggi di paura e disinformazione, dannosi per tutti noi - scrive il sindaco di Rezzato Giovanni Ventura in un post su Facebook -. Voglio essere categorico nel condannare tali messaggi che accusano i vaccini anti Covid-19 di essere la causa di morti nella nostra comunità e attaccano con infondatezza coloro che hanno lavorato senza sosta per la nostra salute. La scienza è chiara: i vaccini sono uno strumento fondamentale nella lotta contro la pandemia di Covid-19 e hanno salvato milioni di vite in tutto il mondo».
Ventura ammonisce sulla disinformazione: «È nostro dovere, come cittadini responsabili, cercare e diffondere informazioni accurate. Prendo questa occasione per ricordarvi che fonti affidabili di informazioni sulla sicurezza dei vaccini sono disponibili a tutti attraverso l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il nostro Ministero della Salute e il nostro servizio sanitario locale». Poi il riferimento alla 29enne morta per miocardite fulminante: «La morte di ogni giovane è una tragedia immensa e le nostre preghiere vanno a tutte le famiglie che hanno perso i loro cari. Accusare il vaccino per queste perdite è doloroso per queste famiglie e per tutta la comunità. La nostra comunità merita rispetto, compassione e verità» scrive il primo cittadino. Che avverte: «Sappiate che tali atti di vandalismo non resteranno impuniti. Sono in corso indagini per identificare i responsabili e saranno perseguiti secondo legge».
Il commento del sindaco di Gavardo
Il primo cittadino di Gavardo, Davide Comaglio, ha raccomandato ai concittadini di non condividere sui social le scritte no vax e di cancellare quelle già pubblicate. «Alcune scritte colpiscono in modo particolare un lutto che ha colpito recentemente la nostra comunità. Ho espresso alla famiglia coinvolta la mia vicinanza e quella di tutta la comunità gavardese che in questo momento si unisce in un abbraccio sincero» ha scritto sul suo profilo Facebook. Il sindaco ha anche spiegato: «Nella notte anche il cimitero di Rezzato ha subito lo stesso scempio. Questi gruppi contro i vaccini del Covid negli ultimi tempi hanno preso di mira altri luoghi in tutta la provincia. Di primissima mattina abbiamo coperto con teli le scritte in modo da renderle immediatamente invisibili e verranno rimosse con cura dal personale comunale».
Infine, Comaglio ha aggiunto: «Gavardo è sede di un ospedale che nei mesi più acuti del Covid ha curato molti pazienti e siamo stati il primo hub attivo per le vaccinazioni dell’asst del Garda con più di centomila inoculazioni, non saranno quindi le scritte su un muro a cambiare la storia. Faccio appello a tutti perché vengano tolte le foto dai social che riguardano le scritte al nostro cimitero perché non dobbiamo dare a questa gente l’unica cosa che vogliono: visibilità alle loro teorie no vax».
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