I militanti della Lega: "Un blitz che puzza..."

Ai microfoni di Radio Padania le reazioni indignate dei militanti del Carroccio all'inchiesta sul tesoriere Belsito.
AA

L’inchiesta sul tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito irrompe nei microfoni di «Radio Padania libera», l’emittente del Carroccio. Il filo diretto con i militanti prevede ufficialmente come tema la crisi e il governo Monti ma l’attualità dell’indagine si sovrappone sempre più spesso alle critiche per «i signori tecnici» che «vergognosamente aumentano le tasse». «Indignato» è la parola che più delle altre rimbalza alla radio che più volte trasmette e ritrasmette a rotazione «a grande richiesta», spiega il capogruppo leghista in Comune a Milano, Matteo Salvini, «Un giudice» di Fabrizio De Andrè e «Signor Giudice» di Roberto Vecchioni. «La tempistica del blitz contro la Lega - sostiene un ascoltatore - puzza non poco...» E ancora, da più parti viene sottolineato: «È solo un caso che proprio oggi si sono depositate le liste per le amministrative?», «appena si avvicinano le elezioni guarda caso escono queste cose. Se queste sono le armi politiche che usano contro di noi - ribadisce un militante veneto - c’è da preoccuparsi».

E c’è anche chi, come l’ex portavoce del ministro Roberto Calderoli, Fabrizio Carcano, parla di «situazione che si avvicina a quella del ventennio» e che si colpisce «l’unica opposizione». Chi prova ad accennare qualche forma di autocritica, viene quasi sempre zittito dai conduttori ma sono molti di più i simpatizzanti leghisti che sposano la tesi del ’complottò. E molte accuse vanno al Pm di Napoli Woodcok. «Non ha mai portato a termine un’inchiesta - dice un ascoltatore da Brescia - e a Napoli ci sarebbero molte cose su cui indagare...». «La Lega è un bersaglio - si insiste - che arrivino all’alba 20 finanzieri a perquisire...». «È un accanimento - insiste un altro - dopo quella contro Boni (il presidente del consiglio regionale della Lombardia indagato ndr.), arriva un’altra inchiesta». «Bisogna stare attenti, visto che è una cosa ben organizzata. - sostiene un ascoltatore milanese - si vuol far partire il messaggio ’avete visto che anche i leghisti sono come gli altrì». «Si sta ricreando la situazione del ’96», dice una ascoltatrice, «vogliono farci fuori e mi stupisce anche Maroni - aggiunge un’altra - che dichiara che ’bisogna fare pulizià». «Questa è una dittatura», insiste un anziano militante che si scaglia anche contro i «giovani che non sono più rivoluzionari». «Ce la stanno facendo sotto gli occhi - dice ancora un militante - e ci prendono in giro senza scrupoli».
 
   

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato