I Diavoli Rossi planano in Ematologia con diecimila euro
La generosità dei Diavoli Rossi è grande almeno quanto le ali degli aerei in dotazione al 6° Stormo. Forse è per questo che, dalla base militare di Ghedi, la solidarietà è decollata un’altra volta, per atterrare nel reparto di Ematologia degli Spedali Civili di Brescia. Ieri, nell’aula briefing dell’aeroporto militare di Ghedi, a nome delle donne e degli uomini del 6° Stormo, il colonnello Giacomo Lacaita, comandante della base, ha consegnato a Giuseppe Navoni, presidente della sezione di Brescia dell’Ail, l’Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e melanomi, un assegno da 10.000 euro.
L’obiettivo
Raccolti grazie a sottoscrizioni volontarie tra il personale dello Stormo, questi soldi sono stati usati per un adeguamento delle camere del reparto di Ematologia del Civile di Brescia, che, come ha spiegato Giuseppe Navoni, «ora sono singole, sullo stesso piano e dotate di un condizionamento d’aria a pressione positiva, che consente di espellere i batteri che sono molto pericolosi per le persone ricoverate. Ciò consente ai pazienti di trascorrere il periodo di degenza in un ambiente più confortevole e sano, idoneo alle cure a cui quotidianamente sono sottoposti. Tutto, questo, peraltro, nel pieno rispetto della loro privacy».
La comunanza
Oltre ad aver ricordato che una di queste stanze è intitolata ai Diavoli Rossi; oltre ad aver ricordato il legame esistente tra Ail e 6° Stormo («Tutti le volte che i nostri bambini vengono in visita da voi sono felici e meravigliati per quello che vedono»), Navoni ha ringraziato il personale dello Stormo con un paragone che è piaciuto molto: «Tra le tante cose che abbiamo in comune c’è anche il fatto che l’aeronautica militare e l’Ail sono impegnate nella difesa: voi difendete i confini del nostro Paese, noi difendiamo la vita degli ammalati». Il comandante Lacaita prima ha sottolineato che «anche l’Ail, come l’aeronautica, crede nel lavoro di squadra», poi ha detto che «i Diavoli Rossi hanno preso parte con convinzione a questa iniziativa, orgogliosi e fieri di poter “adottare” una stanza del reparto di Ematologia. L’abbiamo fatto con un semplice gesto - ha concluso - che però testimonia la solidarietà del 6° Stormo e il profondo radicamento dello stesso nel tessuto sociale del territorio bresciano».
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