I cinema possono aprire, ma Oz e Wiz frenano per prudenza

L'imprenditore Tomaso Quilleri: «Preferisco prendere tempo e ripartire in tutta sicurezza»
Sanificazione delle sale in un cinema - Foto Epa/Rungroy Yongrit
Sanificazione delle sale in un cinema - Foto Epa/Rungroy Yongrit
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Il cinema riaccende i proiettori, ma per la ripartenza vera e propria si dovrà aspettare ancora qualche giorno, quantomeno in città. Il nuovo decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale la notte scorsa, piace infatti agli esercenti, che attraverso l’associazione di categoria (l’Anec) hanno espresso soddisfazione «in quanto conferma la possibilità di riaprire le sale il 15 giugno». C’è di più, in realtà, anche perché le linee guida precedenti erano state ritenute penalizzanti dai titolari di sale.

Con il nuovo intervento, il Governo è invece andato nella direzione indicata dagli esercenti, che chiedevano «un allineamento con altre attività aperte al pubblico» e che, per il tramite del presidente Mario Lorini, hanno recapitato un plauso al ministro Franceschini: «Nei protocolli definiti fino al 14 luglio, sono state accolte le nostre osservazioni. Ora si può entrare al cinema con i propri familiari e congiunti e stare seduti accanto, mantenendo il distanziamento di un metro da altri gruppi di persone; una volta in poltrona, non vi è più l’obbligo di indossare la mascherina; possono essere aperti i punti di ristoro all’interno delle strutture cinematografiche e si può consumare cibo in sala».

La ripresa sarà comunque graduale: «Dal 15 giugno - viene precisato - sarà attivo meno del 10% delle sale, per arrivare all’80% a Ferragosto, quando si preannunciano titoli di richiamo». Il cambio di prospettiva è stato accolto con favore da Tomaso Quilleri, guida del gruppo di famiglia, che è titolare a Brescia di Oz, Wiz, Sociale e Moretto (ovvero i 18 principali schermi della città), oltre che di strutture milanesi e cremasche. L’imprenditore, che è pure vice-presidente nazionale dell’Anec e che si era mostrato perplesso in ordine a certe previsioni del decreto precedente, ritiene che «ora siamo sulla buona strada».

Preferisce tuttavia non rincorrere la scadenza di lunedì e prendersi il tempo necessario per preparare al meglio la ripartenza. Ci ha spiegato: «Se, come mi auguro, la Regione Lombardia non introdurrà restrizioni ad hoc (rientra nelle sue facoltà, ndr), è nostra intenzione riavviare l’attività con il cinema all’aperto, al Mo.Ca, nell’ultima settimana di giugno. E poi riaprire in tutta sicurezza le porte di Wiz e Oz».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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