I bresciani e la strage di piazza Loggia: «Una sentenza attesa»
Il giorno dopo la sentenza della Cassazione che ha condannato in via definitiva all'ergastolo Maurizio Tramonte e Carlo Maria Maggi per la strage di piazza Loggia, nelle vicinanze della stele che ricorda le vittime c'è chi ammette di non conoscere i dettagli della vicenda e preferisce non esprimersi, e non sono pochi.
Ma in piazza c'è anche chi non si sottrae ai microfoni e considera la condanna un passo in avanti. Non manca scetticismo sulla giustizia arrivata dopo così tanto tempo e dopo depistaggi e reticenze, com'è stato detto in aula.
In generale la sensazione è che più generazioni di bresciani, e non solo, attendessero una risposta per una strage che ha segnato la nostra storia. Tanto che, anche tra i più giovani, resta la convinzione che il 28 maggio 1974 vada ricordato ogni anno, anche ora che è stato raggiunto un primo risultato dal punto di vista giudiziario.
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