I bresciani al Vescovo: «Aspetteremo con affetto e fiducia che torni»

Dal sindaco Del Bono alla prefetta Laganà, dalle Acli al mondo dell’impresa
Il vescovo Tremolada dopo l'incontro con la stampa - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il vescovo Tremolada dopo l'incontro con la stampa - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Una vicinanza tutt’altro che formale e auguri affettuosi, a tratti commossi, accolgono la notizia della pausa che attende il vescovo Pierantonio Tremolada per motivi di salute: i problemi che attraversa gli impongono infatti un trapianto di midollo, che lo terrà lontano dalla diocesi per circa sei mesi.

«La notizia della sua malattia mi addolora profondamente - fa sapere il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono - ma lo ammiro per il coraggio che sta dimostrando, per la serenità che ancora una volta caratterizza il suo agire. Lo aspetta un percorso duro, che tutti noi confidiamo abbia l’esito migliore - continua Del Bono -; voglio però dirgli che non lo affronterà da solo perché potrà contare sull’affetto delle tante persone che in questi anni hanno apprezzato la sua guida pastorale, la sua intelligenza, la sua generosità, la sua simpatia, il suo buon cuore».

Esprime «vicinanza affettuosa» anche la prefetta Maria Rosaria Laganà: «Sono a Brescia da pochi mesi, ma ho subito e sempre percepito il modo in cui il vescovo Tremolada è calato nella diocesi ed è vicino soprattutto alle situazioni di fragilità. Gli auguro e confido che si rimetta al più presto in forze per una diocesi ampia e complessa che richiede una guida sicura qual è lui. Aspetteremo con ansia il suo ritorno».

Istituzioni e associazionismo

Sentimenti analoghi sono manifestati dal presidente della Provincia, Samuele Alghisi: «Siamo molto dispiaciuti per i problemi di salute del vescovo, gli siamo vicini augurandogli di tornare al più presto nel pieno delle sue forze».

«Massima vicinanza» anche dall’assessore regionale Fabio Rolfi. «La guida autorevole e il grande impegno di monsignor Tremolada - scrive Rolfi in un comunicato - sono punti di riferimento imprescindibili per tutta la comunità cattolica bresciana», e «il calore e le preghiere di tutti i bresciani lo accompagneranno in questo percorso».

Dal mondo dell’associazionismo cattolico, le Acli, attraverso una nota pubblicata sul loro sito, «ringraziano di cuore il vescovo Pierantonio per la testimonianza di fede che anche in questa occasione ci offre, affidandosi alla volontà del Signore», «assicurano la preghiera assidua e offrono il lavoro associativo e ogni sforzo per essere di aiuto nel servizio alla Chiesa e per il bene della comunità».

Dal mondo economico

Parole emozionate arrivano da Roberto Zini, vicepresidente di Confindustria Brescia con delega al lavoro: «Anche in questa occasione il vescovo si è dimostrato la persona attenta e trasparente nel parlare al suo popolo, che abbiamo conosciuto negli anni. Io - continua Zini - l’ho sentito vicino soprattutto in due occasioni: durante la pandemia, per la sua attenzione nei confronti dei lavoratori; e nella vicenda Timken, nel corso della quale si è sempre tenuto in contatto con me che lo tenevo aggiornato. La conferenza stampa di stamattina (ieri per chi legge, ndr) è stata commovente - conclude -, imprese e lavoratori gli esprimono grande vicinanza». La stessa vicinanza manifestata dal presidente di Apindustria Confapi Brescia Pierluigi Cordua; «da imprenditori - aggiunge - auguriamo a monsignor Tremolada buona resilienza».

Da parte sua, l’Associazione Artigiani ha inviato al vescovo una lettera firmata dal direttore Paolo Carrera e dal presidente Bortolo Agliardi, con l’augurio «di affrontare con serenità, speranza e ottimismo questo periodo certo difficile, sapendo di essere accompagnato dal sostegno dell’intera comunità dei fedeli e di tutte quelle persone che stanno apprezzando il proficuo lavoro del suo ministero pastorale».

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