Housing sociale e vita di comunità nelle nuove case Mazzucchelli

Dopo cinque anni di lavori finita la riqualificazione di due palazzine con 34 alloggi. L’inaugurazione
  • L'inaugurazione del complesso Mazzucchelli
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Un intervento di valore edilizio, urbanistico e sociale. Innanzitutto perché ha riqualificato due palazzine costruite ai primi del Novecento, mettendo a disposizione 34 alloggi smart a canone irrisorio per nuclei familiari a basso reddito. In secondo luogo perché si inserisce nel progetto comunale «Oltre la strada», che sta trasformando l’accesso ovest a Brescia, fra via Milano e Fiumicello. Infine perché è un esempio di collaborazione fra il pubblico e il privato, visto che i protagonisti sono la Congrega, proprietaria degli immobili, e il Comune, vincitore del bando nazionale sulle periferie urbane che ha in parte finanziato l’intervento.

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Ieri pomeriggio sono stati inaugurati i 34 appartamenti del complesso Mazzucchelli, nel lato ovest dell’omonima via, ricavati dalla ristrutturazione di due dei fabbricati che formano il quartiere. Cinque anni. Un’operazione avviata nel 2016 e conclusa in giugno. Cinque lunghi anni di pratiche e cantieri, con una sola interruzione di poche settimane nella primavera 2020 per il Covid. Completata la prima palazzina con 19 alloggi, nel dicembre del 2019 sono cominciati i lavori per la seconda.

È stata rinnovata anche la corte, prima un disordinato parcheggio, adesso uno spazio di incontro grazie anche alla tettoia conservata del vecchio lavatoio centrale. Tutto l’intervento è costato 6,8 milioni, 4 spesati dalla Congrega, il resto fondi pubblici. Come detto, non si tratt solo di un intervento urbanistico, seguito per la Congrega da Giorgio Montini. L’housing sociale, con affitti che saranno di 51,3 euro al metro quadrato all’anno, verrà integrato da «un’azione sui residenti a cura degli operatori sociali dell’Ufficio beneficenza», spiega la Congrega.

«L’obiettivo - continua - è creare un tessuto comunitario con l’accompagnamento degli inquilini, la gestione degli spazi comuni e la promozione di attività di animazione e buon vicinato e soprattutto con l’inserimento mirato di nuovi nuclei familiari». L’assegnazione delle abitazioni (info: www.congrega.it) sarà decisa dalla Congrega, in accordo con il Comune, sulla base anche di colloqui conoscitivi.

«Con questo intervento - ha sottolineato il presidente della Congrega, Alberto Broli - continua il nostro impegno per l’housing sociale, quello che un tempo si chiamava la carità del mattone». Dare la casa a chi è nel bisogno. «La riqualificazione delle case Mazzucchelli - parole del sindaco Emilio Del Bono - è un altro tassello che si realizza del progetto "Oltre la strada". La Congrega è uno dei partner con cui il Comune sta positivamente collaborando per migliorare l’accesso alla parte ovest di Brescia, nei quartieri Primo Maggio, Porta Milano, Fiumicello».

Un progetto che somma la dimensione urbanistica e quella sociale, anche attraverso la cura di alloggi moderni offerti a famiglie con basso reddito nel nome dell’inclusione. «Dietro l’opera che stiamo inaugurando - ha riconosciuto il vescovo Pierantonio Tremolada - ci sono competenze, scelte, principi che riconducono al valore della dignità dell’uomo. È bello che questi spazi accolgano anche realtà che si occupano degli altri». La palazzina finita nel 2019, infatti, ospita la sede amministrativa della cooperativa La Rete, mentre tre alloggi sono stati destinati a famiglie fragili, che fanno riferimento alle associazioni «Nati per vivere» e «Stella Cometa» e alla società San Vincenzo. La carità del mattone declinata in forma moderna.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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