«Ho solo 29 anni ma qui dentro sono già vecchio»

Il tour al Cern ha affascinato gli studenti universitari bresciani, appassionati di fisica e non solo
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Il Cern è un cocktail di culture. A pranzo in mensa si radunano ricercatori provenienti da ogni dove, accomunati dalla passione per la fisica. Tra questi c'è anche Luigi: «Sono arrivato al Cern sei anni fa per partecipare a un programma estivo. L'esperienza mi è piaciuta e così dopo la laurea in Informatica a Genova ho spedito il curriculum e mi hanno selezionato».

Luigi è stato il nocchiero che ha condotto il gruppo bresciano tra i meandri del laboratorio. Una sua frase ha scosso particolarmente il gruppo: «Ho 29 anni, ma qui sono già vecchio. Al Cern reclutano soprattutto giovani che ancora studiano all'Università o che desiderano fare un dottorato. L'età migliore per entrare nel laboratorio è tra i 23 e i 24 anni». D'altronde se si abita in un Paese dove l'età media della classe dirigente sfiora i 60 anni ben si comprende come al Cern la considerazione dei giovani sia diametralmente opposta a quella italiana. «Qui un giovane ha la possibilità di esprimersi sin dall'inizio. Poi sta a lui farsi valere e riuscire a farsi confermare», ha commentato Luigi a fine visita.

Il tour ha appassionato gli studenti della Statale. «La fisica per me è un hobby, pertanto poter vedere dal vivo questo laboratorio è stato bellissimo», ha spiegato Giorgio di Ingegneria, mentre Raimondo, futuro medico, ha chiosato: «È fantastico un posto dove le menti più brillanti del mondo cooperano per il progresso dell'umanità». Secondo Roberto, laureato in Odontoiatria: «È ammirevole pensare come questi ricercatori abbiano sacrificato la loro vita per servire la scienza, rinunciando a famiglia e divertimento».

Sulla stessa linea anche Romeo, dottore in Medicina, e Flora, ancora studentessa, che sono rimasti colpiti dalle applicazioni concrete delle ricerche: «I calcoli degli scienziati hanno ricadute nella vita pratica, soprattutto in campo medico». Domenico, studente di Ingegneria, spedirebbe subito il cv al Cern: «Qui si può fare di tutto, potervi lavorare sarebbe stupendo». Anche i «profani» sono rimasti entusiasti: «Mi ha colpito l'ampiezza del campo di ricerca, peccato non aver visto i sotterranei», ha spiegato Deshira di Economia, mentre Azra si è soffermata sui «cervelli che lasciano l'Italia per venire al Cern».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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