«Ho sentito mio padre, sta bene. Oggi a casa»
Ad un passo da casa, ad un passo dal ritorno alla normalità, dalla fine dell’incubo. Aristides Darsinos, il medico bresciano intrappolato sul traghetto Norman Atlantic in fiamme nell’Adriatico ora è a terra.
«Sono riuscito a sentire mio padre e mi ha detto che sta bene»: così Alessandro Darsinos, il figlio del medico bresciano, Aristides, che era a bordo del traghetto Norman Atlantic. «È arrivato ieri sera a Brindisi con la nave San Giorgio e oggi dovrebbe rientrare a casa. Ad aspettarlo in Puglia c'era mia madre», ha detto il figlio dell'oculista greco di origine, ma in Italia da anni.
Nella serata di ieri la nave da sbarco San Giorgio ha attraccato a Brindisi e i 215 naufraghi che erano stati recuperati dalla Guardia Costiera hanno potuto riabbracciare le famiglie. Anche Maria Raffaella, moglie dell’oculista di casa a Botticino, nelle scorse ore aveva preso un volo per raggiungere la Puglia ed attendere il marito.
Una volta a terra il medico ha potuto parlare al telefono con i familiari a Brescia, rassicurarli e raccontare loro l’esperienza vissuta in mare aperto.
Sulla vicenda la procura ha aperto un fascicolo, sequestrando il relitto e in quest’ottica saranno determinanti le testimonianze dei passeggeri per ricostruire cosa sia esattamente accaduto sulla nave. Circostanza questa che sta allungando i tempi di ripartenza verso casa dei naufraghi. La speranza, comunque, è che ciascuno possa festeggiare il nuovo anno con la propria famiglia.
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