Hacker all'attacco, oscurato il sito della Cgil

Galletti: «Un fatto grave che ha tolto servizi e informazioni in un momento di scadenze». Serve tempo per il ripristino.
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Se ci si arriva da Google, la didascalia è inequivocabile: «Mi dispiace ma il tuo sito è stato compromesso». Collegandosi direttamente al sito www.cgil.brescia.it - quello della Camera del Lavoro cittadina, appunto - appare infatti una schermata nera a firma di Anonandy e Raptor. «Anonymous is here» ed «È solo l'inizio» i laconici moniti. Accompagnati, perlomeno fino a ieri mattina, da un messaggio «autocomponente» in tempo reale.
Messaggio che prende le mosse dai «400 pazienti morti dall'aprile 2009 al dicembre 2012 per presunti casi di malasanità, per un totale di 570 casi segnalati» come emerge, sostengono gli hacker, «esaminando la relazione finale della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e i disavanzi in campo sanitario».

Vengono poi citate le parole del presidente della Commissione Antonio Palagiano relative «allo scarto regionale tra Nord e Sud, che parla di un Paese diviso da una sanità disomogenea». Nessun accenno esplicito, dunque, alle ragioni che avrebbero spinto la coppia «anonima» a oscurare il sito della Cgil bresciana. Analoga sorte, peraltro, è toccata alla Fiom di Bergamo.

Il danno alla piattaforma web della Camera del Lavoro risale almeno alla tarda serata di venerdì. La notizia ha raggiunto il segretario generale cittadino Damiano Galletti nella mattinata di sabato. «Abbiamo immediatamente sporto denuncia contro ignoti».
Il fatto è «gravissimo - commenta Galletti - lesivo della comunicazione con i cittadini, tanto più in un periodo particolarmente delicato, in cui stiamo organizzando molte iniziative».
Da appuntamenti dedicati ai cittadini stranieri, per esempio, all'incontro con il candidato alla presidenza della Regione Lombardia Umberto Ambrosoli in programma proprio ieri. «Sospetto che una buona fetta di utenza non sia riuscita a ottenere le informazioni di cui necessitava», constata amareggiato. Eppure non era stato ravvisato nessun segnale preventivo che lasciasse immaginare di essere «sotto tiro», né, al momento, pare essere pervenuta alcuna rivendicazione. Galletti ricorda però un avvenimento dello scorso anno, quando - in occasione delle celebrazione per il 120° della Cgil - in alcune sedi provinciali, Brescia compresa, vennero recapitate buste imbevute da un liquido rosso, simile al sangue. Risulta tuttavia difficile ipotizzare un collegamento tra i due episodi.
Il sito resta ora irraggiungibile. E la previsione sui tempi di sistemazione è incerta. «Non so fare pronostici - conclude Galletti - ma temo ci vorrà qualche giorno ed i disagi saranno pesanti».
Raffaella Mora

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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