Gussago-stazione di Brescia, 40 interminabili minuti sul bus
Troppi i 40 ordinari minuti per percorrere, in autobus, il tratto stradale tra Gussago e la stazione di Brescia. Una manciata di chilometri, un tempo interminabile. I gussaghesi protestano e chiedono che sia diversamente considerato il peso del paese nell’ambito del comprensorio della fascia urbana e sottolineano che Gussago, sotto il profilo dei collegamenti pubblici, non ha i vantaggi di realtà comunali più lontane - che usufruiscono di linee dirette - e nemmeno quelli della città, così vicina, addirittura confinante. La metropolitana è comunque troppo lontana e, per quanto il capolinea nord goda di un parcheggio, va raggiunta in auto.
La questione dei trasporti arriva in Comune. «Su tutto il territorio gussaghese ci sono solo quattro fermate - dicono Stefano Bazzana e Federica Paletti (Pd, e liste "Con Voi" e "Siamo Sale") -. Cellatica, meno estesa e popolosa, ne ha sette. I nostri concittadini sono condannati per altri anni a beneficiare della vetusta linea 13».
In particolari difficoltà, sotto questo profilo, ha dichiarato Paletti, pendolari o studenti degli abitati a sud di via Trieste, di Navezze o di Ronco, «zone del tutte ignorate». E ciò non favorisce certamente un puntuale servizio ai cittadini e non riduce, a causa del necessario utilizzo di automobili, la pressione del traffico sul paese e sull’area ovest della città.
È forse su un’alleanza con Brescia che si punterà, considerando il fatto che la città potrebbe essere interessata a ridurre questo traffico che deve poi gestire sul proprio territorio. Spostamenti più brevi e rapidi per il collegamento bus-metropolitana. Brescia avrebbe tutto il vantaggio di incentivare l’uso della sotterranea, raccogliendo i passeggeri nei comuni limitrofi.
L’Amministrazione Coccoli ha annunciato di voler chiedere, nell’ambito dei piani comprensoriali di mobilità, una maggior attenzione per il paese sotto questo profilo, ma ha anche annunciato un concorso di idee per progetti che consentano di migliorare il sistema, anche con forme creative di soluzione.
«Consentiteci, ma troviamo di una profonda ingenuità pensare di potenziare il trasporto pubblico con concorsi di idee e progetti, quando è noto che quella dei trasporti è materia di competenza sovracomunale che necessita di un costante dialogo con i Comuni limitrofi, la Provincia e la Regione» ha detto Bazzana. L’Amministrazione spiega che i concorsi di idee servono a individuare soluzioni alternative a media scadenza, ma il problema verrà affrontato al più presto. E la strada è proprio quella di un dialogo stretto.
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